PESCARA,
13.12.2015 -
Dal
Sottosegretario alla Presidenza della Giunta
Regionale e Capogruppo SEL Mario Mazzocca e dal
Coordinatore regionale SEL Tommaso Di Febo,
riceviamo e pubblichiamo:
Così non va! Nel settore della
salute pubblica non si può procedere con tale
leggerezza, men che meno con proposte
legislative di natura estemporanea, presentate
alla 'chetichella' e con l'aggravante di un
anticipato ed inopportuno "regalo di Natale" al
comparto della sanità privata abruzzese.
Non eravamo a conoscenza della
volontà di pezzi (almeno uno) della maggioranza
di modificare la legge principale che regola la
sanità, la legge 32 del 2007, che a noi ed a
molti pare una ottima legge, se non altro
chiara, specifica e tendente a regolare la
sanità ed i rapporti tra pubblico e privato.
Il progetto di legge proposto da
Mario Olivieri, consigliere regionale di Abruzzo
Civico e presidente della "V Commissione -
Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e
Lavoro", riguardante la modifica sostanziale di
alcuni criteri relativi agli accreditamenti alle
cliniche private, rischia di aprire una
situazione paradossale e fuori da ogni realtà.
Ad oggi, infatti, alle cliniche è preclusa la
possibilità di sforare il budget di spesa
attribuito loro dalla Regione a fronte delle
prestazioni sanitarie e socio-sanitarie
preventivamente concordate nell’accordo
contrattuale con le cliniche medesime. La legge
attualmente in vigore, in caso di superamento
del budget, contempla la revoca dell’accredito
per la clinica, mentre con la modifica della
legge tale possibilità sarebbe inibita, ovvero
se la clinica privata sfora il budget concordato
fornendo maggiori prestazioni sanitarie, può
comunque batter cassa alla sanità pubblica
regionale e chiederne la remunerazione. Il tutto
senza rischi: ovvero, senza incorrere in alcuna
sanzione (neanche nella risoluzione del
contratto, come invece previsto nella vigente
legge regionale introdotta nel 2007). Si
reintroduce, in definitiva, la corsa ad
aumentare all’infinito le prestazioni sempre e
comunque rimborsate con soldi pubblici; mica
pizze e fichi.
Già abbiamo mal digerito alcune
decisioni, quali l’aumento del budget per le
cliniche private da 123 a 131 mln di euro o
quella di altre scelte fatte su diversi presidi
ospedalieri. Ora questo maldestro tentativo che
riteniamo travalichi il confine di una acritica
accettabilità.
Noi come SEL saremo vigili nelle
commissioni e in consiglio regionale e ci
opporremo con forza a questi tipi di
emendamenti. Ma poniamo, prima a noi stessi e
poi alla maggioranza, anche alcune domande: se
il Presidente Olivieri non si è accorto di
natura e consistenza della proposta (!?!), ci
sarà pure qualcuno che il testo lo ha scritto.
Chi ne è stato l'estensore ? E chi, soprattutto,
l’ispiratore? A tal riguardo gradiremmo risposte
celeri. È proprio per scongiurare la
perniciosità di tali modus operandi,
preannunciamo che nei prossimi giorni, con
un'apposita conferenza stampa, diremo la nostra
sul piano di riordino della sanità in Abruzzo. |