PESCARA,
9.11.2015
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Dal Wwf Abruzzo
riceviamo e
pubblichiamo:
L’approvazione da parte del
Ministero dello Sviluppo Economico della
piattaforma petrolifera con annessa nave di
prima raffinazione “Ombrina Mare 2” a poche
miglia dalla costa teatina in Abruzzo per il WWF
è il segno del totale scollamento tra il Governo
nazionale e il territorio.
«Il
Governo nazionale, e in particolare il Ministero
dello Sviluppo Economico, ha colpevolmente
ignorato la volontà di una intera regione –
dichiara Dante
Caserta, Vicepresidente del WWF Italia - Ha
considerato carta straccia gli atti ufficiali
della Regione Abruzzo che ha approvato due leggi
tese a vietare la realizzazione dell’opera, non
ha tenuto conto della volontà di Enti locali e
Associazioni imprenditoriali del turismo, pesca
e produzioni agroalimentari che da sempre si
sono opposti a quest’opera. Si
vuole mettere a tacere la voce di migliaia e
migliaia di cittadini che, attraverso le
Associazioni ambientaliste e in prima persona,
da anni manifestano il proprio dissenso contro
un’opera deleteria per l’ambiente e la salute.
Oggi il
Ministero dello Sviluppo Economico non ha certo
assicurato lo “sviluppo economico” di chi vive
in Abruzzo e sulle coste del Mare Adriatico, ma
esclusivamente quello della lobby dei
petrolieri: davvero
un pessimo segnale a meno di tre settimane
dall’avvio della COP 21 di Parigi sul clima».
Nonostante questo atteggiamento
di chiusura, la battaglia contro Ombrina Mare 2
non è certamente finita per il WWF: la procedura
e le modalità seguite dalla Conferenza di
servizi convocata dal Ministero offrono ulteriori
motivi di ricorso davanti alla giustizia
italiana ed europea.
Il WWF ha già impugnato il decreto di
autorizzazione sulla Valutazione di Impatto
Ambientale e non lascerà nulla di intentato per
fermare questo vero scempio ai danni del Mare
Adriatico e del rispetto della volontà dei
cittadini.
Ufficio stampa WWF
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