GIULIANOVA,
7.12.2016 -
Stato
di agitazione annunciato dal Cogevo e dai
pescatori di vongole che hanno scritto al
Prefetto di Teramo in relazione alle crescenti
problematiche legate a 4 mesi di fermo
volontario «durante i quali - tuonano
Giovanni Di Mattia e Walter Squeo di
Federpesca -, nessun sostegno,
ammortizzazioni sociali, cigs, o altro, è
intervenuto a favore della categoria. Non se ne
comprende il motivo, i pescatori sono stufi e
proclamano lo stato di agitazione. Seguiranno
manifestazioni».
Nella lettera inviata
al Prefetto,
il Comandante
Giovanni Di Mattia,
legale rappresentante del CO.GE.VO.
ABRUZZO S.R.L. (CONSORZIO GESTIONE VONGOLE)e il
Comandante Vespasiano Corsi, legale
rappresentante
dell’O.P.
VO.CO.TER
(ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI VONGOLE COSTA DEL
TERAMANO SOC. COOP. A R.L.) chiedono un
incontro per rappresentare le seguenti
problematiche che affliggono il settore della
raccolta delle vongole:
1) Qualità delle acque costiere del comparto da
Martinsicuro a Pescara;
2) Interdizione della pesca nell’Area Marina
Protetta;
3) Ripascimento del litorale attraverso
prelevamento sabbia con danneggiamento dei
fondali della riserva delle vongole;
4) Sostegno al reddito ai soci lavoratori per
fermo volontario pesca (Cassa integrazione in
deroga pesca). |