TERAMO,
25.11.2016 -
Novantasette donne
uccise nel 2015 in Italia;sedici figli sono
rimasti senza madre (uccisa per mano del padre)
e anche senza padre (finito in carcere). I
numeri sono sempre agghiaccianti e anche
quest’anno per il 25 novembre la Commissione
pari opportunità ha inteso “segnare” la Giornata
contro la violenza nei confronti delle donne con
una serie di iniziative che “serve
a non dimenticare il problema, ad aiutare le
donne a non sentirsi sole, a promuovere e
sostenere la rete antiviolenza a partire dal
Centro La Fenice”
dichiara la presidente
Monica Brandiferri.
Nei primi
nove mesi del 2016 sono 90 le donne della
provincia teramana che si sono rivolte al centro
La Fenice (tre sportelli territoriali, Teramo,
Martinsicuro e Pineto); 52 di loro sono state
“prese in carico”
con l’erogazione di servizi di supporto che
vanno dall’assistenza legale, a quella
psicologica per finire con l’accoglienza, per le
donne vittime di violenza e i loro figli, a “Casa
Maia”.
E martedì
scorso, ad Atri, si è svolta la prima delle
iniziative di quest’anno con il convegno
dedicato agli “orfani” del femminicidio: “Il
silenzio degli innocenti: gli effetti della
violenza domestica sui figli”. Il consiglio
comunale di Atri (come già avevano fatto Teramo
e Roseto) ha deciso di devolvere i gettoni di
presenza di una seduta (300 euro) alla Fenice e
si è impegnato a istituire la Commissione Pari
Opportunità.
«Credo
che la Commissione –
ha dichiarato
la vicepresidente della Provincia, Barbara
Ferretti
– ha svolto
in pieno il suo ruolo interpretando lo spirito
della nuova Provincia coinvolgendo Comuni e
Associazioni, aprendo due nuovi sportelli e,
anche grazie al contributo della Fondazione
Tercas, diventando un punto di riferimento per
le donne di tutto il territorio provinciale. Ci
auguriamo che altri
Comuni
seguano il buon esempio contribuendo a
rafforzare con un contributo economico quello
che è evidente, è un servizio essenziale».
La
Commissione, in scadenza come il Consiglio
provinciale che dovrà essere rinnovato l’8
gennaio, ha deciso di devolvere le ultime
risorse a disposizione – 1000 euro – proprio al
Centro Antiviolenza gestito dalla Provincia e in
questi giorni sta portando nelle scuole lo
spettacolo “Amori
amari”
a cura dell’associazione Bon Ton presieduta da
Anna
Di Paolantonio.
Uno spettacolo ispirato da una drammatica
vicenda familiare della presidente la cui
sorella è stata uccisa da un marito violento. Si
ride amaro e si piange in "Amori Amari" che
viene proposto nelle scuole nei comuni di
Teramo, Giulianova, Nereto ed Atri e che
debutta, questa sera a Pineto, ore 21, nella
Sala Polifunzionale.
«Siamo in
attesa dell’adesione anche da parte di alcuni
Comuni della Vibrata
– spiega la Brandiferri –
il sisma del
30 ottobre e la conseguente chiusura di molte
scuole per parecchi giorni ha rimesso in
discussione i progetti della commissione,
abbiamo anche dovuto annullare la marcia che
avevamo previsto per oggi».
Vengono riproposti i
corsi
di autostima e difesa,
una iniziativa che ha riscosso particolare
successo nel passato, che si svolgeranno a
Roseto, Atri e in Val Vibrata con due
appuntamenti; a Teramo con quattro. I corsi sono
curati da A.S.D. RMA SYSTEMA ABRUZZO.
Infine, la
Cpo, promuove un Premio nazionale di poesia "
Zitta lo sai che non vali niente" un titolo che
richiama la manifestazione organizzata lo scorso
anno. Segretaria del premio, Carina Spurio,
poetessa |