MARTINSICURO,
4.5.2016 - A
quasi tre anni dall’avvio del Procedimento di
Rinnovo dell’AIA e dalla formulazione delle
prescrizioni imposte dagli Enti Pubblici
competenti, la VECO non si è ancora messa in
regola.
Dopo la
ulteriore recente sospensione dell’attività in
virtù di una diffida da parte della Regione
Abruzzo, le Rappresentanze Sindacali hanno
manifestano le loro preoccupazioni per i posti
di lavoro degli operai, molto meno per la loro
salute e per niente per quella dei Cittadini di
Martinsicuro e per l’Ambiente, vera risorsa
economica della Città che ha pianificato il
proprio sviluppo soprattutto sul Turismo.
Se la VECO
ha dovuto avviare, seppure svogliatamente e con
una lentezza esasperante e senza portarli a
termine, importanti lavori di adeguamento dei
propri impianti per non continuare a
contravvenire alle Leggi dello Stato è perché
gli Enti Pubblici preposti hanno finalmente
svolto i dovuti accertamenti e verificato che
l’attività della VECO produceva inquinamento da
anni: e queste azioni degli Enti non
rappresentano “BUROCRAZIA”, termine usato in
senso dispregiativo nei comunicati dei
Rappresentanti Sindacali.
I Cittadini
di Martinsicuro stanno purtroppo constatando in
questi giorni un ulteriore rallentamento degli
interventi di adeguamento a seguito alla
recentissima decisione del TAR Abruzzo, seppure
provvisoria, che ha sospeso la Diffida
Regionale, riconoscendo prevalente al momento,
in attesa della decisione collegiale del giorno
11 Maggio, l’aspetto economico ed occupazionale
della Ditta VECO rispetto a quello Ambientale.
E’ ovvio
che i Cittadini di Martinsicuro rappresentati
dal Comitato Difesa Ambiente non possono
condividere tale decisione ed anzi ricordano
come in una intervista di qualche tempo fa, il
Magistrato di Cassazione Dott. Luca Ramacci
abbia ricordato che “inquinare è un reato e
che il ricatto occupazionale non è una
giustificazione“.
La ripresa
dell’attività da parte della VECO ha
riprodotto immediatamente al contorno, dal
giorno stesso del riavvio, le medesime
condizioni ambientali di inquinamento da polveri
ed è molto importante che il TAR lo sappia.
Nel merito
della decisione del Tribunale Amministrativo
Regionale, il Comitato Difesa Ambiente si chiede
anche come mai la Dirigente Regionale Flacco non
abbia adeguatamente informato il TAR medesimo
sulla esistenza di analisi di laboratorio,
compiute da Istituti Universitari per conto
della Procura della Repubblica di Teramo,
sulle polveri prodotte dalla VECO che hanno
messo in evidenza la presenza di sostanze
dannose per la Salute, come specificato
dalla ASL di Teramo e ribadito con apposite
note, anche recenti, in possesso della Dirigente
Regionale citata.
Ed ancora
come mai la stessa Dirigente non abbia informato
il TAR sui rischi di inquinamento da
contaminazione, causato dalle polveri prodotte
dalla VECO e depositatesi al contorno, per le
matrici ambientali Acqua sotterranea e Suolo,
segnalati con apposita Nota del 3 Febbraio 2016
dal Settore Tutela e Valorizzazione Ambientale
della Provincia di Teramo competente sul
trattamento di Rifiuti, anch’essa in possesso
della citata Dirigente.
E di più,
come mai non abbia fatto presente al TAR che il
Sindaco di Martinsicuro, nella sua qualità di
Autorità Sanitaria del territorio, in
conseguenza del rischio ambientale di
contaminazione, ha emesso apposita propria
Ordinanza n. 17 del 11.04.2016 con la quale
ha intimato alla VECO la bonifica di
immobili, situati in vicinanza della Fonderia,
ricoperti dalle polveri prodotte dalla
medesima.
Al Comitato
Difesa Ambiente, che ha a cuore la tutela del
Territorio e la Salute dei Cittadini di
Martinsicuro, le condizioni di inquinamento
citate, che con la ripresa dell’attività della
VECO si sono riprodotte tutte, appaiono più
che sufficienti a far sorgere qualche serio
timore per la Salute Pubblica e per l’Ambiente
contrariamente a quanto incautamente espresso
dalla Dirigente Regionale citata.
E’
indispensabile pertanto che il TAR nella sua
composizione collegiale valuti la reale
condizione ambientale rappresentata.
Il Comitato
Difesa Ambiente in ogni caso ha sempre
provveduto ad informare di ogni azione la
Magistratura di Teramo che ha già formulato
diversi capi di imputazione nei confronti della
Ditta chiamata prossimamente a risponderne in
Tribunale. |