ROSETO DEGLI ABRUZZI,
19.10.2016 -
Nel corso del Consiglio
Comunale che si terrà
giovedì 20 ottobre,
dalle ore 16:00, verrà
affrontata tra gli altri
argomenti anche una
proposta di delibera
consiliare avente per
oggetto la “Situazione
finanziaria e
patrimoniale del Comune
di Roseto degli Abruzzi”
presentata dai
Capigruppo Enio Pavone
di “Avanti X Roseto”,
Rosaria Ciancaione di
“Un’Altra Idea di Roseto
Progressista”, Nicola
Di Marco di
“Liberalsocialisti-Insieme
per Roseto”, Mario
Nugnes di “Abruzzo
Civico”, Alessandro
Recchiuti di “Futuro In”
e Angelo Marcone di
“Roseto nel Cuore”.
«Dopo
tante illazioni e false informazioni fatte
circolare negli ultimi mesi sulla reale
situazione finanziaria dell’Ente, che per inciso
sta vivendo le stesse difficoltà che hanno tutti
i comuni italiani, si farà finalmente chiarezza
su quello che abbiamo trovato noi, nel giugno
2011, al momento dell’insediamento
dell’Amministrazione che ho guidato per cinque
anni, e quello che abbiamo lasciato a giugno
2016” dichiara l’ex Sindaco di Roseto degli
Abruzzi, Enio Pavone. “A tal proposito, in
attesa di tornare su questa tematica in maniera
più approfondita, voglio solo citare alcune
situazioni. Nel 2011 abbiamo trovato mutui per
circa 40 milioni di euro, oggi ve ne sono per
circa 34,5 milioni di euro. Le spese del
personale sono diminuite di circa 1 milione di
euro nei cinque anni in cui abbiamo
amministrato. Al momento del nostro insediamento
avevamo creditori per forniture di beni e
servizi che dovevano essere pagati per somme
consistenti da oltre un anno, anche un anno e
mezzo, invece al momento in cui abbiamo lasciato
la guida della Città non solo tutti i fornitori
erano stati pagati, ma oggi tutti hanno la
certezza di essere pagati entro i sessanta
giorni dall’emissione della fattura, come
previsto dalla legge. Per quanto concerne
infine la riscossione dei crediti, che sono
dovuti in gran parte al versamento dei tributi e
alle tasse comunali, nei nostri cinque anni
abbiamo incontrato le stesse difficoltà in cui
sono incappate anche le società di riscossione
per conto dello Stato, dovute soprattutto alle
difficoltà che le famiglie italiane si trovano
purtroppo ad affrontare dopo tanti anni di
recessione economica» conclude Pavone.
«Sostanzialmente
abbiamo lasciato un Comune con meno debiti e
che, grazie anche a dei progetti che avevamo
approvato, con interventi previsti per più di
10,5 milioni di euro da parte dei privati, aveva
la possibilità di investire sul territorio con
evidenti ricadute positive soprattutto sul
fronte occupazionale, anche in funzione di
alcune varianti urbanistiche che abbiamo
approvato e che hanno riguardato solo grandi
aziende e attività produttive in genere. Mi
auguro che la nuova Amministrazione che tanto ha
promesso in termini di opere pubbliche non
riempia di ulteriori debiti il nostro Comune, ma
prosegua nella direzione della contrazione del
debito tracciata dalla mia Amministrazione dal
2011 al 2016 ed al sostegno degli imprenditori,
unici attori in grado di produrre ricchezza,
sviluppo ed occupazione». |