TERAMO,
6.12.2016 -
Ancora una volta la Polizia Stradale di Teramo è
riuscita a “smascherare” chi voleva falsare le
risultanze del cronotachigrafo manomettendolo
attraverso una rudimentale calamita montata ad
arte e nascosta nel bulbo del cambio, in grado
di alterare illegalmente i tempi di guida e di
riposo.
A seguito di
due controlli nel novembre decorso, in
Giulianova e Martinsicuro, sono stati
“smascherati” due conducenti di altrettante
ditte di autotrasporto della provincia sui cui
fogli di registrazione del cronotachigrafo non
veniva annotato nulla, come se i mezzi fossero
in realtà fermi.
La finalità era
quella di dimostrare, in caso di eventuali
controlli, che veniva regolarmente osservato il
“riposo” prescritto dalla normativa vigente che
impone a tutti i conducenti di veicoli pesanti
che, nell’arco delle 24 ore, sia effettuato un
tempo di fermo ininterrotto di 11 ore al giorno
che può ridursi a 9 ore, per non più di 3 volte
in 2 periodi comunque interrotti dal riposo
settimanale.
I citati
conducenti sono stati invece sorpresi dai
poliziotti a circolare mentre avrebbero dovuto
completare le loro ore di previsto riposo
giornaliero.
E’ stata
riscontrata, infatti, la manomissione del
cronotachigrafo, strumento deputato alla
registrazione dei tempi di guida e di riposo che
tutti i conducenti di mezzi pesanti superiori a
3,5 tonnellate sono tenuti ad attivare.
I
cronotachigrafi erano stati alterati mediante
una calamita che consentiva di falsare le
registrazioni.
Ai due sono
state contestate le violazioni previste dal
Codice della Strada: sanzione di euro 1696,00,
dieci punti di decurtazione dalla patente,
sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi.
Altresì sono
stati deferiti all’A.G. per “rimozione od
omissione dolosa di cautele contro gli infortuni
sul lavoro”.
Il tachigrafo
digitale altro non è che la “scatola nera” di
tutti i mezzi pesanti che trasportano merci o
persone: la manomissione mette seriamente a
rischio gli utenti della strada ed è dettata
solo dal guadagno illecito di aziende poco
serie. |