TERAMO,
28.6.2017 -
Nel
pomeriggio di lunedì 26 giugno si è svolto un
incontro tra una rappresentanza
dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del
Gran Sasso con il Prefetto di Teramo, la
dott.ssa Graziella Patrizi.
Il Prefetto
è stato informato sull’attività
dell’Osservatorio, entità composta da varie
associazioni di protezione ambientale,
associazioni di consumatori e circoli culturali,
tutti fortemente preoccupati per la situazione
dell’acquifero del Gran Sasso alla luce degli
episodi degli ultimi mesi.
«Anche
se l’emergenza al momento sembra rientrata -
hanno dichiarato i portavoce dell’Osservatorio -
la vulnerabilità della risorsa idrica resta
molto elevata fino a quando non verranno risolti
i problemi strutturali derivanti dalle
potenziali fonti di inquinamento, Laboratori
dell’INFN e gallerie autostradali, che sono a
stretto contatto con le sorgenti sotterranee».
Al Prefetto
è stata evidenziata l’urgenza di conoscere
l’effettiva entità e qualità dei lavori svolti
dalla struttura commissariale nominata dal
Governo Italiano nel 2003 e diretta da Angelo
Balducci dal 2004 al 2008 per mettere in
sicurezza le captazioni idropotabili, visto che
“i fattori di rischio insistono tuttora, persino
più gravi, nel cuore stesso del Gran Sasso e non
sono serviti quei lavori costati oltre 80
milioni di euro, di cui la Regione Abruzzo, l’INFN
e la stessa Ruzzo Reti SpA dichiarano di non
conoscere totalmente progetti e collaudi”, ha
aggiunto l’Osservatorio.
Dal canto
suo il Prefetto Patrizi ha ricordato che la
situazione del rischio idrico del Gran Sasso è
sotto esame del Comitato tecnico istituito
presso la Regione Abruzzo, a cui la Prefettura
partecipa attraverso il corpo specializzato dei
Vigili del Fuoco. Tale Comitato ha appena
iniziato la sua attività e, secondo il Prefetto,
saprà prendere le opportune decisioni. Il
Prefetto ha anche aggiunto che: «Il problema
è importante e ha un rilievo nazionale».
L'Osservatorio, che ha anche lasciato un
documento al Rappresentante di Governo, ha
segnalato l’importanza che tutto il processo
decisionale sugli interventi da fare sotto il
Gran Sasso, a differenza di quanto avvenuto nel
passato, sia svolto in maniera partecipata,
informando costantemente la cittadinanza. Le
normative vigenti in materia ambientale, del
resto, impongono la massima trasparenza in tema
di tutela dell’ambiente e della salute pubblica,
mentre la legge n. 244/2007 (art. 2, comma 461)
prevede l’obbligo per gli enti concedenti di
coinvolgere le associazioni dei consumatori in
vari aspetti della gestione dei servizi erogati.
E l’Osservatorio intende far valere le
prerogative di valutazione e controllo presso le
istituzioni locali da parte dei cittadini e
delle loro espressioni associative, come
previsto dalla legge, ancor più nel caso dei
servizio idrico.
Nel
frattempo l’Osservatorio continua la sua azione
di informazione sul territorio.
Le date
dei prossimi incontri sono le seguenti:
Venerdì 30 giugno alle ore 18 a Nereto
presso la sala Allende;
Sabato
1° luglio alle ore 18 a Bellante presso la
sala Palazzo Arengo
Venerdì 7 luglio alle ore 20 a Castelnuovo
Vomano presso la sala polifunzionale in via
Mulano.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran
Sasso è costituito da: WWF, Legambiente,
Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura Laga,
Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia,
FIAB, CAI e Italia Nostra.
L’adesione
è aperta a tutte le associazioni interessate e a
tutti i cittadini che vogliono impegnarsi su
questa problematica.
WWF Teramo |