TERAMO,
4.10.2017 -
Il prossimo 6 ottobre le Province
italiane sciopereranno contro gli ulteriori
paventati tagli contenuti nel Documento di
Economia e Finanza che il Governo si appresta ad
approvare.
E' noto come la paventata soppressione delle
Province, poi bocciata dal referendum
costituzionale, abbia portato il Governo e il
Parlamento ad una serie di provvedimenti che
hanno, di fatto, spogliato gli Enti di numerose
competenze e reso difficile la gestione dei
compiti rimasti, tra cui la gestione delle
strade provinciali, delle scuole superiori,
della pianificazione territoriale di area vasta.
Gli eventi sismici e atmosferici dei mesi scorsi
hanno evidenziato l'importanza dell'Ente
Provincia nella gestione del territorio,
sottolineando, nel contempo, la drammatica
inadeguatezza della stessa a causa della carenza
di uomini, mezzi e fondi, inadeguatezza solo in
parte colmata dell'egregio lavoro dei dipendenti
e amministratori che,
però, nulla può a fronte della continua
sottrazione di risorse da parte dello Stato,
risorse che, vale la pena di ricordare, derivano
dalla fiscalità locale e dovrebbero essere
destinate, in primis, alla manutenzione e alla
gestione delle strade provinciali e degli
istituti
scolastici di istruzione superiore.
Gli Ordini degli Architetti PPC e degli
Ingegneri della provincia di Teramo, quindi, si
uniscono alla protesta dei dipendenti
provinciali che vedono, ancora una volta, messo
in discussione il loro lavoro e la garanzia di
servizi essenziali per la collettività e
chiedono a tutti gli organi competenti, e in
particolare ai parlamentari teramani e
abruzzesi, di farsi carico di rinnovate azioni a
tutela di un Ente fondamentale per la gestione
del territorio teramano sia nella quotidianità
che nell'emergenza. |