GIULIANOVA,
9.10.2017 - Nella sera di sabato 7 ottobre, i Carabinieri
del Comando Stazione di Silvi Marina hanno dato
esecuzione alla ordinanza applicativa di misura
cautelare interdittiva della chiusura del
pubblico esercizio denominato “Bar Iguana”
emessa dal G.I.P. di Teramo Dott. Veneziano, su
richiesta del Sostituto Procuratore Dott. De
Feis.
Il provvedimento scaturisce a seguito
di indagini compiute dai CC di Silvi Marina a
cavallo del ferragosto e protrattesi per
svariati giorni. I militi già da qualche tempo
si erano accorti che quel bar era ormai ritrovo
di giovani assuntori di sostanze stupefacenti
perlopiù di Marjiuana ed inoltre proprio nelle
pertinenze esterne del locale vi erano due
individui già molto noti agli operanti, che
spacciavano droga vendendola a giovani assuntori
che in molti casi la consumavano proprio sul
posto seduti ai tavoli del bar e selle attigue
panchine. Il tutto alla vista di molti bimbi che
giocavano nell’adiacente e centralissima Piazza
dei Pini.
L’attività di monitoraggio compiuta
anche con l’ausilio di strumenti tecnici, ha
permesso di riscontrare una fortissima attività
di spaccio di D.A. e di M.L. entrambi poco più
che ventenni, i quali nascondevano lo
stupefacenti nei cespugli intorno all’esercizio
in parola per poi cederla ai vari acquirenti.
Durante il periodo di osservazione i militari si
accorgevano che il titolare dell’esercizio era
perfettamente conscio di ciò che accadeva nella
propria attività, tuttavia ne tollerava tale
situazione senza minimamente “frapporre
alcuna barriera alla sconsideratezza dei suoi
deleteri intendimenti, lungamente meditati e
finalmente concretizzati in una costante
attività di compiacimento a che il consumo delle
sostanze stupefacenti appena poco prima
acquistate dagli assuntori avvenisse nel locali
dell’esercizio commerciale di cui aveva la
gestione”, così come si legge nella lunga
ordinanza argomentata dal prefato G.I.P.
L’ipotesi di reato a carico del gestore del
locale è prevista dall’art.79 del d.p.r. 309/90,
che punisce appunto “l’agevolazione all’uso
di sostanze stupefacenti”. Tale ipotesi di
reato, particolarmente articolato nella sua
formulazione, prevede anche la possibilità da
parte del Giudice di emettere una misura
interdittiva della chiusura del locale che opera
in maniera anticipata rispetto alla pena
accessoria della chiusura del locale in caso di
condanna del reo. Il G.I.P. infatti, visto la
gravità dei fatti accertati, ha ritenuto di
emettere il provvedimento interdittivo a carico
del gestore poiché “solo ricorrendo ad un
provvedimento di interdizione in tal senso
orientato può essere interrotto in sistema di
assunzione di stupefacenti all’interno del bar
“Iguana” che, altrimenti, non risulterebbe
disincentivato da altre eventuali prese di
posizione …” come ancora si legge nel
provvedimento.
Nella misura sono inoltre state
individuate anche le responsabilità penali in
ordine al reato di spaccio continuato in
concorso dei giovani che vendevano lo
stupefacente nel bar Iguana.
I Carabinieri autori di questa
indagine si dicono soddisfatti di questo
provvedimento, poiché ritengono che esso vada a
porre fine ad una situazione che ormai era
divenuta intollerante e che aveva anche
suscitato molte lagnanze da parte di cittadini e
turisti.
Il locale resterà chiuso fino a nuove
determinazioni da parte del G.I.P. |