TERAMO,
21.7.2017 -
Attraverso un articolo giornalistico, il
Direttore Sanitario della AUSL di Teramo ha
annunciato l’accorpamento di alcuni reparti, per
il periodo estivo, negli ospedali di Teramo e
Giulianova.
A Giulianova i reparti interessati da tali
accorpamenti saranno quelli di ortopedia e
chirurgia.
La Dottoressa Mattucci, il Direttore Generale e
il Direttore Amministrativo “costituiscono la
Direzione Strategica. Alla Direzione Strategica
competono la pianificazione strategica ed il
controllo direzionale”.
Non possiamo non chiederci, come una struttura,
la Direzione Strategica, così qualificata, può
disporre l’accorpamento di alcuni reparti di un
ospedale, quello di Giulianova, che è al
servizio di un territorio che nel periodo estivo
vede triplicare le proprie presenze?
Pensare che la stessa Direzione Strategica ha
disposto un “investimento” (per quanto ci
riguarda non spesa ma investimento) di oltre
trecentomila euro per permettere che il
personale impiegato nei reparti (e non solo nei
reparti), potesse godere delle ferie per il
recupero delle energie psicofisiche spese
durante la prestazione lavorativa senza essere
costretti a ridurre i servizi.
Nonostante questo i reparti di ortopedia e
chirurgia dell’Ospedale di Giulianova saranno
accorpati.
Quindi la Direzione della AUSL di Teramo trova
Strategico accorpare reparti che,
verosimilmente, vedranno aumentare l’accesso
agli stessi in considerazione di un notevole
incremento della popolazione residente nel
periodo estivo?
Saremo certamente meno strategici, ma per quanto
ci riguarda, questa decisione ha il solo
obiettivo di introdurre un lento e duraturo
logoramento del nosocomio giuliese a danno della
qualità del servizio sanitario offerto ai
cittadini residenti sulla costa e di quanti
scelgono la nostra provincia per trascorrere un
periodo di ferie.
Temiamo di essere di fronte ad perfetto esempio
di politica dei due tempi: nel primo tempo si
tagliano alcuni servizi con la promessa, in un
secondo tempo, di incrementarne altri…peccato
che il secondo tempo, quello dell’accrescimento
dei servizi, solitamente non si gioca quasi mai.
Senza una visione realmente strategica della
sanità teramana non ci si può poi sorprendere
della poca attrattività che la AUSL di Teramo
esercita sui medici e professionisti sanitari. |