TERAMO,
13.9.2017 -
«Il Conservatorio di Musica ‘G.Braga’ di Teramo
ha finalmente una sede stabile, utile a dare
serenità di studio e di lavoro a studenti e
docenti. A partire dal primo novembre 2017 il
nuovo anno accademico partirà nella struttura di
via Noè Lucidi, in pieno centro, ex palazzina
Inpdap, oggi Inps, presa in affitto grazie a un
accordo stipulato tra il nostro Conservatorio e
il Direttore Regionale dell’Inps Valeria
Vittimberga. Il ‘Braga’ avrà a disposizione una
superficie di 1.500 metri quadrati complessivi,
disposti su quattro livelli, che accoglieranno
un Auditorium da circa 350 posti, aule e uffici
amministrativi». Lo ha annunciato il Presidente
del Conservatorio di Musica ‘G.Braga’ di Teramo,
l’avvocato Sergio Quirino Valente, nel corso
della Conferenza stampa odierna indetta per
fornire i dettagli dell’operazione conclusa
lunedì scorso. Presenti anche il Direttore
dell’Inps di Teramo Domenico De Fazio, il
Direttore del Conservatorio Federico Paci, e i
componenti del Cda Alessia De Paulis, Andrea
Castagna e Francesco Capanna, quest’ultimo
Presidente del ‘Comitato Pro-Conservatorio’.
«Individuando
la nuova sede, quale ente autonomo – ha
proseguito il Presidente Valente –, abbiamo
risolto quello che per anni è stato ‘il’
problema della nostra struttura formativa.
L’operazione è iniziata mesi fa, a maggio
scorso, quando, con il direttore Paci, sono
cominciati i primi incontri con la Direzione
dell’Inps e ringraziamo la dottoressa
Vittimberga e il dottor De Fazio per la grande
sensibilità che hanno subito dimostrato nei
confronti del Conservatorio e credo che il fiore
all’occhiello dell’intesa sia proprio il
rapporto intercorso e chiuso tra due Enti
statali. Poter disporre di uno spazio di 1.500
metri quadrati ci permette di lavorare in
un’unica sede, evitando la dispersione
territoriale dei nostri studenti, ma anche di
riaprire la nostra Biblioteca storica, di
sistemare gli archivi, e di istituire un Museo
di Strumenti musicali storici, che il nostro
Conservatorio detiene grazie ai suoi 122 anni di
storia. Nella nuova struttura avremo anche un
Auditorium da 350 posti che garantirà la
partecipazione della città ai nostri eventi,
ovvero ci consentirà di aprire il Conservatorio
stesso al territorio, di uscire fuori e far
conoscere le importanti professionalità che
vengono musicalmente formate nella nostra
struttura».
«Credo
che l’accordo concluso veramente in tempi record
sia un esempio di buona gestione pubblica e di
ottimi rapporti istituzionali – ha aggiunto
il Direttore dell’Inps di Teramo De Fazio –
considerando che i primi contatti ci sono stati
a maggio e, nonostante l’estate, siamo arrivati
alla firma del contratto già ai primi di
settembre, un accordo che ci ha permesso di dare
una destinazione formativa a un immobile che fa
parte del nostro patrimonio».
«Nella
nuova Sede del Conservatorio – ha
specificato il Direttore Paci -, oltre ai
servizi, ci sarà l’Auditorium al pian terreno, e
due piani verranno riservati ad aule e uffici,
anzi stiamo anche ipotizzando una divisione per
Dipartimenti. Intanto le iscrizioni al
Conservatorio si chiuderanno il prossimo 30
settembre, e secondo le previsioni dovremmo
superare i 300 studenti per 28 cattedre. Inoltre
da quest’anno avremo otto nuovi Corsi di Laurea
Triennale che ci permetteranno di completare
tutto il ventaglio dell’offerta formativa
musicale e riattiveremo anche il biennio di
specializzazione, unico in Italia, di Tecnico
del suono e Tecnico delle luci».
Sui costi dell’operazione, il Presidente Valente
ha ricordato che
«il
Conservatorio prende ovviamente in affitto la
nuova sede e il costo di locazione, pari a
60mila euro l’anno, rientra nei canoni di
valutazione dei tecnici dell’Inps e del Miur.
Per il 31 ottobre restituiremo l’attuale sede di
via Taraschi, alla quale lasciamo anche il
certificato di vulnerabilità sismica,
predisposto dal Conservatorio e che ha garantito
la sua sicurezza e idoneità. La nuova sede già
sappiamo che ha tutte le agibilità tali da
garantirne la sicurezza. Ora confidiamo nella
vicinanza della città, ricordando che il
Conservatorio ‘Braga’ è patrimonio di tutti, e
tutti, a partire dal territorio, devono sentirsi
partecipi di un Ente che rappresenta una
ricchezza e una risorsa anche per il rilancio
culturale di Teramo». |