TERAMO,
11.1.2017 -
È fallito il tentativo di raffreddamento e
conciliazione esperito dal Prefetto di Teramo su
richiesta del NurSind a seguito della
dichiarazione dello stato di agitazione per le
condizioni lavorative del personale
infermieristico dell’Unità Operativa di Medicina
dell’Ospedale di Sant’Omero. All’incontro
convocato in Prefettura lunedì 9 gennaio erano
presenti il Capo di Gabinetto Gianluca Braga, il
funzionario amministrativo Giovanni Sbraccia, il
segretario territoriale del NurSind, Giuseppe De
Zolt, Pasquale Lisciani come rappresentante
sindacale e Luca Luzio, coordinatore del reparto
di Medicina; per la Asl di Teramo, il dott.
Goffredo Del Rosso, capo dipartimento delle
Discipline Mediche, e Alberto Finizi,
responsabile dell’Ufficio infermieristico.
Dopo un'ampia discussione sulle motivazioni che
hanno indotto questa organizzazione sindacale a
dichiarare lo stato di agitazione, il NurSind ha
presentato le sue proposte per superare le
attuali criticità nel reparto di Medicina di
Sant’Omero: l’aumento del personale
infermieristico e ausiliario o, in alternativa,
la diminuzione dei posti letto. I rappresentanti
dell’azienda durante il confronto non hanno
aggiunto elementi nuovi rispetto al quadro già
noto, limitandosi a ribadire l’assegnazione
all’unità operativa di due nuovi infermieri che
non sono affatto sufficienti per colmare la
carenza evidenziata. Ricordiamo, infatti, che la
pianta organica del reparto, a fronte di 32
posti letto, prevede 16 infermieri e 12 OSS
mentre attualmente sono in servizio solo 12
infermieri (comprese le due nuove assegnazioni e
due part-time) e 8 OSS (di cui 4 con contratto
in scadenza il 28 febbraio 2017). Tre unità
infermieristiche sono in maternità: quindi i due
infermieri assegnati non basterebbero neanche a
sopperire alla loro momentanea assenza.
Alla luce di ciò, pur ringraziando il dottor Del
Rosso e il responsabile Finizi per la
solidarietà dichiarata e per gli impegni
assunti, esprimiamo comunque il nostro rammarico
per l'assenza del Direttore Generale e/o del
Direttore Sanitario, che con la loro presenza
avrebbero potuto ridurre il distacco attualmente
in essere tra la parte produttiva dell’azienda e
la parte amministrativa, dotata di potere
decisionale; l'aver evitato il confronto non ha
fatto altro che confermare come non ci sia
volontà di concertare possibili soluzioni
positive al disagio manifestato dalla parte
“produttiva”, e disinteresse sia per le
conseguenze che detti disagi hanno sui livelli
assistenziali erogati all'interno dei reparti,
sia per le responsabilità alle quali sono
esposti gli operatori in servizio.
Di conseguenza il NurSind si dichiara
insoddisfatto per l’esito del tentativo di
conciliazione e si riserva di intraprendere
prossimamente azioni di protesta che possono
prevedere anche lo sciopero del personale,
sempre nel rispetto della normativa vigente.
Il Segretario Provinciale
Nursind Teramo
Giuseppe De Zolt |