TERAMO, 13.2.2017
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L’Assemblea dei Sindaci,
questo pomeriggio, ha votato all’unanimità (40
presenti) la delibera proposta dalla Provincia “Richiesta
di provvedimenti urgenti al Consiglio dei
Ministri e alla Regione Abruzzo”.
Il documento
– con un’ampia parte composta da dati e cifre
forniti dagli stessi Comuni, dalle associazioni
di categoria, dai sindacati, dalle altre
istituzioni locali – chiede il riconoscimento di
una “specificità teramana”:
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alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per
il tramite della Regione Abruzzo, in conseguenza
degli eccezionali eventi meteorologici e dei
fenomeni sismici verificatisi nel mese di
gennaio 2017,
il
riconoscimento dello stato di emergenza
derivante da calamità naturale con specifico
riguardo per il territorio della Provincia di
Teramo e dei Comuni nella medesima insistenti,
ai sensi dell’art. 5 della L. 225/1992,
con la contestuale assegnazione di adeguate
risorse finanziarie per fronteggiare le spese
necessarie per il superamento di detta emergenza
e con strumenti agevolativi analoghi a quelli
previsti per l’emergenza sisma;
- in fase di
conversione del decreto-legge n. 8 del 9.02.2017
(cosiddetto Decreto sisma) l’estensione
dell’area del cratere anche ai Comuni della
fascia montana ad oggi esclusi, e di parificare
ed estendere le misure previste per i Comuni già
inseriti nel cratere anche al Comune di Teramo,
eliminando le limitazioni esistenti;
- al
Dipartimento della Protezione Civile, già
deputato all’adozione di provvedimenti specifici
per il superamento dell’emergenza, l’emanazione
di specifiche ordinanze in cui sia prevista una
assegnazione e conseguente ripartizione delle
risorse finanziarie proporzionale ai danni
subiti nell’intero territorio della Provincia di
Teramo, quali risultanti dalla quantificazione
ad oggi effettuata.
Prima stima
dei danni
Sulla
base delle schede inviate dai Sindaci e dalle
associazioni di categoria, conteggiando anche i
problemi alla rete viaria provinciale e comunale
si stimano
437
milioni di danni:
di questi 14 milioni e mezzo sono già stati
impegnati in somma urgenza dai Comuni e oltre 13
dalla Provincia.
Nel dettaglio
sono così suddivisibili: danni a immobili
pubblici (115; oltre 44 milioni di euro),
immobili privati (4097; oltre 180 milioni di
euro) edifici di culto (168; quasi 36 milioni di
euro); scuole (105; 23 milioni di euro) attività
economiche danneggiate (363; oltre 55 milioni di
euro): per un totale di 339.228.914 euro. A
questi si aggiungono: strade comunali dissestate
(320): 77.062.102 euro; strade provinciali: 45
milioni di euro (13 milioni spesi in somma
urgenza).
«Amara
considerazione, dovremo spendere dieci volte di
più di quanto hanno tolto in questi ultimi anni
alla Provincia
–
ha
commentato il presidente Renzo Di Sabatino
illustrando la delibera all’Assemblea –
le
risposte arrivate sino ad oggi sono state
assolutamente insufficienti, è il momento di
stare uniti è nulla è più forte della voce
corale di tutti i Sindaci. Se non riusciamo a
dare subito una risposta ai cittadini e alle
imprese il danno sarà incalcolabile; scuole,
strade e infrastrutture servono per far
riprendere la vita ad un territorio che è in
ginocchio e che sta franando. Esiste una
specificità innegabile, nei Comuni le ordinanze
di sgombero per immobili inagibili sono salite a
2342, migliaia le persone sono senza casa e
aumentano ogni giorno; in questo momento a
Civitella stanno evacuando l’abitato nei pressi
di Ponzano, circa 70 persone, con la chiusura di
diversi tratti della provinciale otto».
I Sindaci
chiedono una
«forte e
visibile mobilitazione»;
il presidente Di Sabatino ha sottolineato la
necessità di intraprendere un percorso
istituzionale con l’aiuto della Regione e dei
Parlamentari (invito raccolto dall’onorevole
Giulio Sottanelli presente in Assemblea insieme
ai consiglieri regionali Sandro Mariani e Mauro
Di Dalmazio, all’assessore regionale Dino Pepe,
al componente dell’ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale, Giorgio D’Ignazio) ma, come
formalizzato anche nella delibera approvata, si
prevedono anche forme di
«mobilitazione concordata».
La delibera,
inoltre, definisce e specifica alcune misure nel
dettaglio e fra queste:
per la
Provincia e per i Comuni
la copertura
integrale dei costi sostenuti in fase di
emergenza, in tempi certi e brevi, e con
anticipazioni consistenti e conguaglio a
rendicontazione
la copertura
integrale delle somme necessarie per il
ripristino del patrimonio pubblico danneggiato
la
sospensione immediata del prelievo a titolo di
concorso al contenimento della spesa pubblica
della Provincia di Teramo disposto dalla legge
190/2014 e relativo all’anno 2016;
l’eliminazione del taglio già previsto per
l’anno 2017, per la Provincia di Teramo e del
taglio al Fondo di solidarietà comunale per i
Comuni.
L’istituzione
di un Fondo speciale a copertura del minor
gettito da entrate tributarie nelle casse
comunali, per effetto del sisma
La proroga
delle sospensioni degli adempimenti finanziari e
contabili
L’eliminazione delle sanzioni di cui al patto
2015 per i Comuni e la sospensione delle rate
dei mutui
Lo
stanziamento di fondi straordinari per la messa
in sicurezza e l’adeguamento sismico di tutte le
scuole della provincia, comprensive dei fondi
per le verifiche di vulnerabilità, o in
alternativa consentire alla Regione Abruzzo di
accendere un mutuo per la valutazione della
vulnerabilità sismica delle scuole
La
possibilità per la Regione Abruzzo di rimodulare
il Masterplan destinando prioritariamente le
risorse per le opere di messa in sicurezza del
territorio e di sostegno al tessuto economico
–turistico e sociale colpito dal sisma e dalle
altre calamità, fatti salvi gli interventi già
individuati ricadenti nei comuni del cratere.
Alcune delle
specifiche misure individuate per le imprese e i
cittadini:
Un contributo
per l’autonoma sistemazione per i nuclei
familiari la cui abitazione principale, abituale
e continuativa sia stata distrutta in tutto o in
parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione
di provvedimenti delle competenti autorità, in
conseguenza degli eventi calamitosi;
La copertura
integrale degli interventi strutturali di
ripristino degli edifici privati, ivi compresi
gli edifici vincolati, danneggiati o dichiarati
inagibili e per i quali sia rinvenibile il nesso
di causalità tra i danni subiti e l’evento;
Un contributo
di €. 10.000,00 per le case lesionate ma
agibili, per le case lesionate ma agibili da
utilizzare per interventi locali e di
riparazione come previsto dal D.M. 14 gennaio
2008 al punto 8.4.3, che comportino un
miglioramento delle condizioni di sicurezza
delle strutture preesistenti;
La
sospensione delle tasse per due anni con
previsione di successivo pagamento dilazionato
in dieci anni per i residenti nei Comuni
insistenti nel cratere, nonché per quelli fuori
cratere che hanno subito danni conseguenza degli
eventi calamitosi; agevolazione da riconoscere a
prescindere dalla sede del luogo di lavoro;
La
sospensione delle rate dei mutui per i residenti
nei Comuni insistenti nel cratere, nonché per i
residenti nei Comuni fuori cratere ma che hanno
subito danni conseguenza degli eventi
calamitosi;
La copertura
integrale dei costi per il ripristino delle
strutture, degli impianti, dei macchinari e
delle attrezzature delle imprese, danneggiati e
per i quali sia rinvenibile il nesso di
causalità tra i danni subiti e l’evento;
Il rimborso
del prezzo di acquisto di scorte di materie
prime, semilavorati e prodotti finiti,
danneggiati o distrutti a causa degli eventi
eccezionali e non più utilizzabili;
La copertura
integrale dei danni da lucro cessante per le
attività economiche con sede nei Comuni del
cratere;
La copertura
integrale dei danni da lucro cessante per le
attività economiche con sede nei Comuni non
ricompresi nel cratere, che dimostrano di aver
subito un decremento dell’attività, insistenti
sia dentro che fuori dai Comuni del cratere;
Gli
indennizzi ed i risarcimenti semplificati per i
disservizi in aggiunta agli strumenti ordinari
previsti dai contratti di servizio;
La proroga
degli interventi di sostegno al reddito, a
partire dagli ammortizzatori in deroga, da
attuare non solo nelle aree dal cratere, ma
anche per i comuni fuori dal cratere,
interessati da eventi sismici e/o dalle calamità
nevose e naturali, garantendo la retroattività,
la relativa copertura finanziaria e l’immediata
fruibilità, con modalità procedurali chiare e
snelle.
Subito dopo
l'Assemblea dei Sindaci si è riunito il
Consiglio Provinciale, anche in questo caso, la
delibera, è stata votata all'unanimità. |