TERAMO,
16.6.2017 -
Dopo anni di incertezza,
caratterizzati da una gestione “condominiale”
non priva di difficoltà, la Provincia ha
sottoscritto la convenzione con il Convitto
Nazionale “M. Delfico”, uno dei gioielli storici
di Teramo, facendosi carico della gestione
dell’intero immobile. Attualmente, la Provincia,
possiede solo il 33% del palazzo di Piazza
Dante, il resto è proprietà del Convitto
Nazionale; una struttura didattica/residenziale,
presente anche in altre città d’Italia, nata
nei primi anni dell’800 per garantire la
frequenza scolastica a tutti quegli alunni che,
per difficoltà legate allo scarso sviluppo delle
vie di comunicazione e dei servizi di mobilità,
non avrebbero potuto frequentare la scuola.
Nel corso dei decenni sono mutate
molte delle condizioni economiche e sociali che
facevano da presupposto ai Convitti nazionali
mentre alla Provincia, anche in considerazione
del fatto che la gestione dei Convitti è
comunque regolata dal pagamento delle rette, non
ha mai ricevuto trasferimenti finanziari ad esso
riferibili. Un paziente lavoro fra le due
istituzioni ha portato al risultato di ieri,
quando il dirigente provinciale Leo Di
Liberatore e la dirigente scolastica reggente,
Loredana Di Giampaolo, hanno sottoscritto la
convenzione che regola i rapporti fra i due enti
e che prevede che la Provincia si faccia carico
degli oneri di ordinaria e straordinaria
manutenzione, di ristrutturazione, ampliamento
ed adeguamento alle norme vigenti.
Una precisa volontà politica,
esplicitata dal presidente
Renzo Di Sabatino
in occasione del Consiglio del 10 maggio scorso,
quando l’assise è stata chiamata ad approvare lo
schema di convenzione: «Noi
possediamo solo il primo piano –
dichiarò il Presidente in quella
occasione
- ma in questi anni abbiamo sempre fatto fronte
alle esigenze che si presentavano, tanto è vero,
che abbiamo presentato il progetto e il
finanziamento per la sistemazione del tetto.
Con la convenzione definiamo con chiarezza i
ruoli e questo anche nell’intento di contribuire
fattivamente ad un rilancio del Convitto, una
istituzione storica di questa città».
A lavorare in questi mesi a
stretto contatto con gli organi dirigenti del
Convinto e con gli uffici, il consigliere
delegato alla scuola,
Mirko Rossi:
«Un
risultato importante, una convenzione pilota, ci
stanno chiamando anche da altre Province
d’Italia dove ci sono situazioni simili
–
afferma il consigliere
–
un lavoro di fino rispetto a leggi e
provvedimenti che negli anni si sono susseguiti
senza fare chiarezza non tanto sulle competenze
quanto sulle fonti di finanziamento. Ma questa
amministrazione ha evidenziato da subito
l’interesse alla salvaguardia e alla
valorizzazione sia dell’immobile che della
struttura didattica/residenziale e, infatti, la
Provincia è subito intervenuta in somma urgenza
dopo gli eventi sismici di agosto e ottobre
dello scorso anno.
Nonostante le sempre più esigue
risorse finanziarie erogateci, questa scelta,
risponde alla scelta di porre particolare
attenzione verso il sistema scuola e nei
confronti di studenti e famiglie».
A carico del Convitto rimangono
le spese di funzionamento – coperte con le rette
dei convittori – mentre la Provincia acquisisce
la facoltà di utilizzo dell’aula magna per
esigenze “didattiche e culturali” previo parere
del Dirigente scolastico. Nel Cda del Convitto,
inoltre, come da Statuto, il 7 aprile scorso la
Provincia ha designato Piero Natale, stimato ex
dirigente scolastico. |