TERAMO, 7.2.2017 -
«Tornerò
presto».
Così si è congedato questa mattina il premier
Paolo Gentiloni dalla comunità teramana. Il
presidente del Consiglio è arrivato nella sala
consiliare della Provincia alle 10.30, dopo aver
visitato la cittadina di Montorio al Vomano,
insieme al commissario per la ricostruzione,
Vasco Errani, al capo della Protezione civile,
Fabrizio Curcio e al presidente della Regione
Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Una visita decisa
con discrezione ma, come ha affermato al termine
dell’incontro con il Presidente della Provincia,
Renzo Di Sabatino e con i Sindaci:
«...
ascoltare le esigenze dei Sindaci e anche le
loro lamentele è stato molto utile; una vasta
parte del Paese è stata ripetutamente colpita e
la provincia di Teramo, dove si è verificata una
concatenazione di eventi calamitosi, richiede
interventi specifici».
E
questo è quello che ha chiesto il presidente
Renzo
Di Sabatino
nel suo intervento:
«La
delibera del 20 gennaio ha procurato incertezza
e preoccupazione perché accomuna i territori
delle quattro regioni colpite dal sisma. I
numeri, degli sfollati, delle imprese chiuse o
danneggiate, delle richieste degli
ammortizzatori sociali in deroga, delle strade e
dei versanti gravemente compromessi, le quattro
vittime disegnano, purtroppo, una specificità
tutta teramana. Ci aspettiamo che i
provvedimenti attuativi ne tengano conto».
Ha
chiesto lealtà istituzionale, Di Sabatino: “Non
facciamo la lista della spesa, ma le faremo
avere report corretti e dettagliati, perché non
dobbiamo recuperare solo i danni materiali ma
quelli d’immagine e quelli di fiducia verso un
territorio martoriato. Non vogliamo avere un
trattamento di favore ma il riconoscimento che
sisma, terremoto e mancanza di energia elettrica
per giorni ci hanno messo nell’impossibilità di
organizzare al meglio i soccorsi e che anche ora
continuo ad avere paesi isolati a causa delle
continue frane».
La chiosa è
stata dedicata alle scuole e alla loro
sicurezza:
«Noi
e i Sindaci ci prendiamo le nostre
responsabilità ma vorremmo lealtà e correttezza
anche dagli altri livelli istituzionali, non è
possibile che mentre noi ci assumiamo la
responsabilità di tenere aperte scuole non
adeguate simicamente altre istituzioni fanno le
pulci a quello che stiamo facendo chiedendo solo
carte su carte».
Clicca qui per visualizzare e
scaricare l'intervento integrale
Intanto, per
lunedì prossimo, è stata convocata l’Assemblea
dei Sindaci che si occuperà di elaborare delle
proposte integrative e puntuali rispetto a
quanto previsto nell'ultimo Decreto sui
provvedimenti a favore delle popolazioni
terremotate. |