TERAMO,
1.12.2017 - Anni di violenza
domestica, abusi e sofferenza per sé stesse e
anche per i figli: poi l’incontro con La Fenice,
il percorso sostenuto e sorretto verso una nuova
vita. Ieri sera alla Biblioteca Delfico la
toccante testimonianza di una donna che è
riuscita ad emanciparsi da una storia familiare
di violenza grazie al supporto del centro “La
Fenice”, il servizio antiviolenza della
Provincia di Teramo.
“In quest’ultimo anno sono aumentate le donne
che si rivolgono al nostro servizio
– ha
dichiarato la consigliera provinciale alle pari
opportunità, Federica Vasanella
(foto)–
un aumento che coincide
con la scelta della Provincia di gestire in
proprio il servizio che oggi è tornato nella sua
sede storica, nella Casa del Mutilato. Stiamo
promuovendo una serie di incontri, dentro le
scuole in particolar modo, e nei luoghi
associativi. Quando c’è la disponibilità delle
donne presentiamo anche delle testimonianze:
esempi concreti di come sia possibile uscire da
situazioni, anche molto estreme, se le
istituzioni sono al tuo fianco”.
“Dalla violenza ci si può salvare”
questo, infatti, il tema dell’iniziativa
organizzata alla Delfico da Lorena Marcelli,
scrittrice e presidente dell’associazione
culturale Elle Emme, in collaborazione con il
Centro antiviolenza della Provincia e alla quale
ha preso parte anche la Consigliera supplente di
Parità, Monica Brandiferri autrice di uno dei
racconti raccolti nell’antologia “Eva non è
sola”. Fra gli interventi anche quelli della
psicologa del Centro, Cristina Bellocchio, del
prefetto Graziella Patrizi e di Laura Pratesi,
dirigente dell’Anticrimine della Polizia di
Stato.
In queste settimane
il Centro Antiviolenza ha portato la sua
esperienza e ha contestualizzato gli aspetti
legati alla violenza di genere a Torricella,
all’Istituto comprensivo; ad Alba Adriatica a
cura dell'associazione "Donne in Alba"; a
Giulianova con un’iniziativa che ha visto la
partecipazione di numerose scuole; ad Atri
all’Istituto “Zoli” dove in occasione della
Giornata internazionale contro la violenza sulle
donne, la CPO di Atri promosso il concorso
Oltre la
violenza. Identità, educazione e
consapevolezza;
gli studenti premiati, nei prossimi giorni,
verranno a visitare il Centro a Teramo.
“Sono molte le iniziative in itinere –
chiosa la Vasanella ricordando anche la
campagna di informazione “mai più in silenzio”
assunta dalla Commissione pari opportunità in
collaborazione con l’associazione dei
Costruttori edili – è fondamentale far
conoscere il Centro e i casi risolti
positivamente ma anche rafforzare la rete delle
istituzioni che a diverso titolo si occupano
della violenza contro le donne, dalla Asl alle
Forze dell’Ordine. Un rete forte fa sentire le
donne protette, condizione indispensabile per
trovare il coraggio di denunciare”. |