TERAMO,
13.5.2017 -
. I dieci milioni destinati alla
funivia, opera che avrebbe dovuto collegare la
città all'Università, andranno altrove. Dopo il
no ufficiale al progetto del Comune di Teramo,
la Regione, con una delibera del 9 maggio, ha
rimodulato i fondi del Masterplan
redistribuendoli su varie voci di spesa sempre
riguardanti l'asse "mobilità e trasporti".
«Una vicenda gestita molto
male dall'amministrazione comunale di Teramo -
commenta il presidente della
Provincia Renzo Di Sabatino
- che da subito ha assunto una posizione
pregiudiziale senza avviare un tavolo di
trattativa con proposte alternative possibili;
che ha rifiutato il dialogo con l'Università
impedendo al Rettore di illustrare progetto e
motivazioni in Consiglio comunale; che ha
preferito giocare di demagogia chiedendo che i
finanziamenti venissero utilizzati per le scuole
ben sapendo che i fondi destinati ad un asse, in
questo caso alla mobilità e alla trasportistica
non possono essere spostati su un'altra voce.
Tanto peggio tanto meglio, piuttosto che
ragionare, progettare e programmare e ora la
città, i teramani, hanno dieci milioni di meno.
Una vicenda paradossale considerato che questi,
probabilmente, saranno gli ultimi fondi
strutturali Europei diretti di cui potremo
beneficiare».
Adesso, secondo il Presidente,
bisogna aprire subito una partita con la Regione
per la destinazione dei fondi rimodulati. «Nella
delibera regionale ci sono due milioni e mezzo
assegnati a progetti di mobilità in aree di
pregio turistico; come ho già fatto in passato
tornerò a chiedere che rimangano sul territorio
e che vengano destinati alle stazioni turistiche
di Prato Selva e Prati di Tivo dove ci sono
degli impianti che stanno vivendo sensibili
criticità per gestione e manutenzione». |