TERAMO,
23.6.2017 -
Fare presto e prevedere
iniziative per sostenere il credito alle imprese
che vogliono investire ma sono scoraggiate dalla
mancanza di fiducia delle banche che non
concedono anticipazioni. Sono questi i
principali nodi emersi ieri mattina, durante la
riunione dell'Opes, che ha esaminato l'insieme
dei provvedimenti destinati alle aree di crisi e
ai territori danneggiati dal sisma.
L’Opes – Osservatorio per lo
sviluppo e l’economia – al termine di un’ampia
disamina sulle opportunità di finanziamento e
agevolazioni nelle aree di crisi semplice e
nelle aree di crisi complessa (illustrate dal
presidente Di Sabatino e dal dirigente regionale
alle attività produttive Piergiorgio Tittarelli)
e dei provvedimenti a favore delle imprese
danneggiate dal terremoto, ha condiviso un
documento che sarà inviato a Regione, Governo e
Invitalia (quest’ultima soggetto attuatore dei
programmi di finanziamento).
«Non possiamo
permetterci di scoraggiare l’entusiasmo delle
imprese che hanno manifestato il proprio
interesse ad investire, ora è il momento di
accompagnare questo processo in maniera da
rimuovere ogni ostacolo: tempo e credito sono i
due nodi principali. I finanziamenti pubblici
non coprono il cento per cento degli
investimenti e c’è bisogno di incentivare il
sistema delle garanzie a copertura delle
richieste di finanziamento» ha dichiarato il
presidente
Renzo Di Sabatino.
Dagli interventi dei presenti
(associazioni di categoria, sindacati,
Università, Istituti di ricerca e Sindaci) sono
emerse, quindi, alcune criticità puntualizzate
in un documento.
In particolare, è stata ribadita
la necessità di sollecitare:
“….la Regione Abruzzo a farsi
promotrice di iniziative urgenti nei confronti
del mondo creditizio, alla luce di atteggiamenti
tendenti a scoraggiare l’iniziativa privata a
causa di tempi e modalità in assoluto contrasto
ed ostative verso un significativo fermento
imprenditoriale;
-
azioni finalizzate a sostenere,
nelle sedi competenti, la necessità del
completamento della rete infrastrutturale
compromessa dagli eventi calamitosi;
-
riqualificazione del personale
espulso dal circuito produttivo mediante
l’utilizzo delle risorse destinate agli
ammortizzatori sociali, scongiurando il rischio
di un loro inutilizzo;
-
valorizzazione, con le opportune
misure di adeguamento, dei siti e dei manufatti
industriali esistenti con una duplice finalità:
evitare il consumo di suolo e razionalizzazione
delle risorse˝. |