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PROVINCIA 2017

#emergenzabruzzo #emergenzateramo

Strade: Collegamenti riaperti ma drammatiche le condizioni della rete

 

TERAMO, 25.1.2017 (Aggiornamento ore 19.oo) -I collegamenti provinciali sono stati ripristinati, quasi tutte le strade sono percorribili (sono ancora chiuse alcune provinciali che non portano a centri abitati) ma le condizioni della rete sono drammatiche. Buche, frane, smottamenti del manto, alberi pericolanti; in queste ore si stanno inseguendo le decine di richieste dei Sindaci dalla montagna alla costa ma anche in questo caso, come per le emergenze, la Provincia interviene con un piano delle priorità.

Tranciata in due da una frana e da una slavina la provinciale 52 a Valle Castellana in direzione Macchia da Sole.  L'unico modo per raggiungere la frazione è la provinciale per Valleinquina. Altra frana di vaste proporzioni è sulla 23 Atri-Cellino.

Oggi sopralluogo aereo dei tecnici per il monitoraggio e la mappatura dei fenomeni franosi; hanno sorvolato Castel Castagna, il Pulone, la Vallata del Fino; l'area Tordino-Vomano; Atri; Roseto, Mosciano; Bellante; Campli, Teramo e Collurania.

Coordinato il lavoro di dieci squadre di volontari della Protezione Civile inviati a Castelli, Fano Adriano, Villa Colle; Crognaleto; San Pietro, Poggio Umbricchio e San Giorgio.

 
 

Cominciano le frane, Di Sabatino: «Stop alle grandi opere»

«Anche quelle del Masterplan, ora  mettiamo in sicurezza il territorio e restituiamo speranza alla conservazione dei luoghi»

 

TERAMO, 23.1.2017 (Aggiornamento ore 18.oo) - Come previsto dai tecnici, sono iniziate le frane: una di vaste proporzioni ha invaso e interrotto la provinciale 52 a Valle Castellana verso Macchia da Sole. Gli uomini della Provincia stanno risalendo da Valleinquina per raggiungere la località. Altra frana sulla 553 a Notaresco, nei pressi del Campo Sportivo e sulla provinciale 17 a Bisenti.  Oggi è stata raggiunta la frazione di Collemesoledi Arsita; entro stanotte si dovrebbe raggiungere Acquaratola  di Rocca Santa Maria; e San Giorgio di Crognaleto.

Naturalmente ci sono ancora tante case sparse e piccolissime frazioni dove bisogna arrivare ma si tratta di luoghi dove non si ha contezza vi siano degli abitanti: in ogni caso pale e turbine, dopo le priorità assolute di questi giorni, ora stanno facendo anche queste derivazioni.

La situazione sulle provinciali è pressochè stabile: ce ne sono ancora undici chiuse, oggi ne sono state riaperte sette, ma tante sono percorribili con cautela per il restringimento delle carreggiate.

 

«Sarebbe da irresponsabili parlare di emergenza finita – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino – ci sono ancora seimila utenze senza luce, luoghi dove non hanno la corrente elettrica ormai da nove giorni, dai racconti dei soccorritori sappiamo che ci sono case lesionate dal sisma e non ne conosciamo l’entità, perché fino ad ora, questo esame, non è stato possibile. Aziende agricole e allevamenti distrutti, allerta valanghe e le colline stanno franando sulle strade. Ma già oggi, ancora in emergenza, dobbiamo ragionare  sul dopo, su qual è il nostro progetto come comunità e come istituzioni perché è chiaro che nulla sarà più lo stesso: voglio dirlo chiaro io penso che dobbiamo ripensare i progetti delle grandi opere, anche quelle del Masterplan come la Teramo –Mare o la funivia per l’Università, concentrare le risorse sulla messa in sicurezza del territorio,  la manutenzione del paesaggio e gli investimenti sulla rete stradale. Così facciamo ripartire un’economia in ginocchio ma, soprattutto, restituiamo una speranza alla conservazione dei luoghi».

   
 

Ufficio stampa Provincia di Teramo
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