TERAMO,
6.5.2017 -
Il Mise ha
convocato il tavolo nazionale di coordinamento
per approvare il Piano di riconversione
dell’area di crisi complessa Vibrata-Tronto.
L’appuntamento è per martedì 9 maggio a Roma
alle 10.30. Un momento atteso da istituzioni e
parti sociali che prelude all’uscita dei bandi
di finanziamento da parte di Invitalia (soggetto
attuatore); il piano infatti è il documento di
programmazione che definisce tipologia e criteri
delle azioni di sostegno ed è stato elaborato
sulla base delle indicazioni emerse dalla
manifestazione di interesse dell'ottobre 2016.
Il passaggio è tanto più importante perchè ad
esso sono collegati anche i bandi regionali le
cui misure devono essere complementari e
sinergiche con le azioni del Governo.
Del tavolo di
coordinamento chiamato ad approvare il Piano
fanno parte quattro Ministeri (Economia,
Ambiente, Infrastrutture, Lavoro) le due Regioni
coinvolte (Abruzzo e Marche) le due Province
(Teramo e Ascoli).
E ieri
pomeriggio una delegazione teramana guidata dal
presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino -
composta dai rappresentanti di Confindustria,
Api, Confartigianato e dai segretari di Cgil,
Cisl e Uil - si è incontrata con il
vicepresidente regionale, Giovanni Lolli,
rappresentandogli la necessità di un maggiore
raccordo con le parti sociali del
territorio. Confermato il fondo stanziato dal
Governo, 30 milioni di euro per l'area di crisi
Vibrata-Tronto, equamente divisi fra i due
territori; circa 7 milioni di euro i fondi Fers
con una destinazione privilegiata per le
richieste che arriveranno dalla Vibrata.
«Nel
merito del Piano che andremo a valutare sono
emerse novità positive, fra queste quella più
importante è certamente quella riguardante i
Contratti di sviluppo, progetti di filiera con
investimenti significativi, il cui finanziamento
verrà scorporato dal fondo per l'area di crisi
- commenta il presidente Di Sabatino - in
questo modo aumentano le possibilità di sostegno
per le aziende di piccole dimensioni così
diffuse nel nostro tessuto produttivo e, nello
stesso tempo, si incentiva la creazione di
consorzi d'impresa nei settori dove già esiste
una filiera consolidata come nell'automotive,
nell'agroalimentare, nell'abbigliamento».
Si è quindi
concordato di creare una cabina di regia locale
coordinata dalla Provincia per favorire il
dialogo delle parti sociali con la Regione - per
i provvedimenti a diretta gestione dell'ente
regionale come i Fesr - e con il Governo che
attraverso Invitalia gestirà i bandi dell'area
di crisi.
«Un
monitoraggio in tempo reale, con il contributo
di chi il territorio lo conosce bene, facendo
tesoro delle esperienze, anche negative
registrate in altre aree di crisi italiane;
questi finanziamenti vanno spesi tutti e bene.
Un obiettivo che si raggiunge con la
concertazione e la partecipazione» chiosa il
Presidente. |