TERAMO,
12.4.2017 -
Nel pomeriggio di ieri i poliziotti del
Commissariato di P.S. di Atri hanno arrestato
M.E., di anni venti, perché colta nella
flagranza del reato di maltrattamenti in
famiglia, estorsione, lesioni ai danni dei
propri genitori e per aver opposto resistenza a
pubblico ufficiale.
La ragazza, già più volte segnalata alla A.G.
per comportamenti aggressivi ed estorsivi
manifestati nei confronti dei
genitori, giungendo a minacciarli anche di
morte, non esitando in caso di rifiuto di
denaro a percuoterli con calci e pugni e a
danneggiare suppellettili di casa.
Per tali motivi era già stata allontanata
dall’abitazione familiare nell’aprile del 2016
con provvedimento del Tribunale di Teramo cui
lo stesso Commissariato di Atri aveva dato
esecuzione.
Nel corso del tempo, tuttavia, i genitori
avevano deciso di darle ancora una possibilità,
consentendole di rientrare in casa presso la sua
famiglia e per tali motivi il Tribunale di
Teramo aveva modificato la misura
dell’allontanamento dall’abitazione con quella
più lieve dell’obbligo di firma presso il
Commissariato di Atri.
Nonostante ciò, sono proseguiti gli
atteggiamenti ostili e vessatori della giovane.
In più occasioni, infatti, i genitori avevano
dovuto chiamare la Polizia spaventati dalle
reazioni della figlia, tanto da dover assumere
nei confronti della predetta il divieto di
dimora in Atri emesso dal Tribunale di Teramo
con la prescrizione del divieto di avvicinamento
ai genitori, qualora in altra area comunale.
Ieri, dopo l’ennesima lite, la richiesta
estorsiva di 40 euro alle vittime commessa
davanti ai poliziotti della Volante del
Commissariato di Atri: M.E. è stata così
arrestata nella flagranza e posta a disposizione
della Procura della Repubblica. |