ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
3.2.2017 -
L’articolo 6 del
D.l. 193 del 2016, meglio conosciuto come
decreto per la rottamazione delle cartelle di
Equitalia, ha dato la possibilità anche ai
comuni di “rottamare”, ovvero abolire le
sanzioni e gli interessi di mora, sui debiti che
i cittadini hanno nei confronti degli stessi per
quanto concerne tributi locali di vario genere
quali ICI, TARI, TASI, Imposta sulla pubblicità
e TOSAP.
Sulla scorta di
questa possibilità concessa dalla legge
l’Amministrazione rosetana, nel corso
dell’ultimo Consiglio Comunale, ha approvato un
regolamento che dà la possibilità di “rottamare”
questi tributi locali solamente per il periodo
che va dal 2000 al 2012 per le cartelle
esattoriali emesse e gestite dalla Soget che era
la società incaricata della riscossione dei
tributi.
«La legge
prevede invece la possibilità di estendere
l’abbattimento delle sanzioni fino al 31
dicembre 2016» sottolineano i Capigruppo
Enio Pavone di “Avanti X Roseto” e Nicola Di
Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”
(nella foto di
www.roseto.com)
che hanno votato contro questo atto perché, così
facendo, l’Amministrazione monocolore Pd ha
creato una disparità di trattamento tra i
cittadini.
«In pratica
chi non ha pagato fino al 2012 oggi può avere
l’abbattimento delle sanzioni e degli interessi
di mora, a chi invece non ha pagato gli stessi
tributi dal 2013 al 31 dicembre 2016 viene
negata questa possibilità» proseguono i due
Capigruppo.
«Questa
Amministrazione ha dimostrato, per l’ennesima
volta, di trattare in modo difforme e
discriminatorio i suoi cittadini. Per questo
motivo abbiamo votato contro perché secondo noi
o questo provvedimento non veniva approvato per
niente, come hanno fatto tanti altri comuni
italiani, oppure doveva essere applicato, come
previsto dalla legge, per tutti coloro che hanno
debiti nei confronti del Comune di Roseto degli
Abruzzi per ICI, sanzioni del codice della
strada, Imposta sulla pubblicità, TOSAP, TARSU e
quant’altro fino al 31 dicembre 2016».
«Nonostante
le opposizioni tutte abbiano rimarcato questa
incongruenza l’Assessore al Bilancio, Antonio
Frattari, ed il primo cittadino, Sabatino Di
Girolamo, non hanno voluto sentire ragioni e
sono andati avanti malgrado vi sia una palese
disparità di trattamento tra i cittadini -
ribadiscono Di Marco e Pavone -. Leggere poi
le spiegazioni dell’Assessore al Bilancio che,
arrampicandosi sugli specchi, parla di <facoltà
per gli enti locali di scegliere le annualità ed
i tributi> e della volontà di recuperare solo i
più vecchi, in quanto di più difficile
esigibilità, lascia ancora più esterrefatti;
è infatti assai più probabile che si riescano
a riscuotere i crediti più recenti rispetto a
quelli risalenti a diciassette anni fa»
proseguono i due Capigruppo.
«Secondo i
calcoli fatti dall’Assessore Frattari che, tra
l’altro, evidentemente è “sfortunato” e non
riesce a farsi ben comprendere quando tratta con
i media visto che oggi su un quotidiano c’era la
seguente dichiarazione: <recupereremo i crediti
più vecchi non facendo pagare le sanzioni per
gli anni 2000-2016>, affermazione ovviamente
falsa e tendenziosa visto che la delibera che
lui stesso ha fatto approvare dalla sua
maggioranza prevede la possibilità di non pagare
le sanzioni solo fino al 2012 e non fino al
2016, il Comune dovrebbe incassare da questa
operazione più di 3 milioni di euro. Secondo noi
invece, per come è stata strutturata la
delibera, penalizzando i cittadini che hanno
debiti più recenti, questa operazione sarà un
fallimento e porterà, se tutto va bene, al
recupero solo di poche centinaia di migliaia di
euro quando invece si sarebbe potuto, nel
rispetto della legge, venire incontro a tutti
quelli che per difficoltà legate anche alla
crisi economica non hanno potuto adempiere
regolarmente ai loro obblighi, con le casse del
Comune che ne avrebbero tratto così un notevole
beneficio».
Sempre durante
l’ultimo Consiglio Comunale i Capigruppo Enio
Pavone di “Avanti X Roseto” e Nicola Di Marco di
“Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” hanno
votato contro la costituzione dell’Unione dei
Comuni “Terre del Sole”.
«Riteniamo, e
lo abbiamo ribadito con argomentazioni puntuali
nel corso dell’ultimo Consiglio, che si vada a
costituire un organismo di dimensioni
spropositate rispetto alle funzioni che andrà a
svolgere, ovvero la gestione del sociale, che
porterà un consistente aggravio di spese per il
nostro Comune. In più si è scelto di proseguire
su questa strada errata malgrado il parere
contrario, e questa è la prima volta in assoluto
che accade nel nostro Ente, del Collegio dei
Revisori dei Conti e del Funzionario
Responsabile del Settore Ragioneria». |