ROSETO
DEGLI ABRUZZI,
7.6.2017 -
Purtroppo in questi ultimi giorni abbiamo
scoperto, nostro malgrado, che esiste una parità
di genere di destra e una di sinistra, con
diversi
principi e sfumature che si possono adattare
caso per caso, a seconda di chi sia a compiere
un determinato gesto!
Come donna, madre, professionista, segretario
del secondo partito della nostra cittadina, ma
soprattutto come ex componente della Commissione
Pari Opportunità della Provincia di Teramo non
posso che restare basita dal
comportamento di Simone Aloisi, Consigliere
Comunale nonché Segretario del PD di Roseto, un
partito che storicamente si è sempre impegnato
in prima linea su certi temi, che ha postato sul
proprio profilo social una foto con
cui palesemente si svilisce la donna,
trasformandola in un mero oggetto sessuale
attraverso lo sbandieramento del suo
"fondoschiena" che fa bella mostra accanto alla
faccia sorridente dello stesso. Resto poi ancora
più esterrefatta dalla dichiarazione della
Presidente della Cpo di Roseto, Sabrina Di
Furia, che con un comunicato blando e di
scarsi contenuti è sembrata quasi giustificare
il suo comportamento, limitandosi a una velata
ammonizione, il tutto peraltro inviato senza
confrontarsi con le altre componenti della
commissione ed utilizzando il simbolo della Cpo,
cosa gravissima per un organo collegiale.
E che dire poi dell'imbarazzante silenzio della
Cpo della Provincia di Teramo la quale,
evidentemente come la Di Furia, ritiene di poco
conto tale comportamento se a farlo è un
Consigliere del PD rispetto a quello di un
membro di un altro partito.
Forse qualcuno ha dimenticato cosa scrissero la
Cpo provinciale e quella locale, poco più di un
anno fa, riguardo al comportamento sessista
dall'allora Consigliere rosetano Antonio Norante.
E non ditemi che le due uscite non risultano
parimenti inopportune e da censurare come sta
cercando di far passare qualcuno che, in maniera
evidente, punta solo a giochi politici ed a
salvare il buon nome del suo partito.
A tal proposito mi chiedo cosa ne pensi la
Consigliera Teresa Ginoble che, lo scorso anno,
fu vittima di un comportamento così odioso.
Vorrei sentire il suo pensiero di donna e
politico. Sono infatti certa che lei per prima
non possa non condannare l'uscita del suo
giovane compagno di partito e non farà mancare,
nel prossimo Consiglio Comunale di giovedì sera,
le sue parole di biasimo chiedendo un Intervento
diretto del suo partito per censurare tali
inqualificabili comportamenti. |