TERAMO, 7.11.2017 -
Il WWF è tra i promotori dell’Osservatorio
Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso che
sta organizzando la Manifestazione per
l’Acqua Trasparente che si terrà a Teramo
sabato 11 novembre con partenza alle ore 15 da
viale Mazzini presso i “Giardini Gambacorta”
meglio noti come “I Tigli”.
«Seguiamo
la vicenda dell’acquifero del Gran Sasso fin dai
tempi della battaglia contro il terzo traforo e
l’ampliamento dei Laboratori di Fisica Nucleare
- dichiara Luciano Di Tizio, delegato del
WWF Abruzzo -. Fummo i primi a denunciare la
presenza di materiale pericoloso sotto il Gran
Sasso, presenza incompatibile con le
interferenze sull’acquifero che, dapprima
negate, sono ora riconosciute da tutte le
istituzioni. Denunciammo una serie di incidenti
verificatisi nel corso degli anni nei Laboratori
e che non erano mai stati resi pubblici. Lo
abbiamo fatto sempre nel massimo rispetto della
ricerca scientifica, perché riteniamo la scienza
un grande alleato del movimento ambientalista.
Ma lo abbiamo fatto con fermezza, fino nelle
aule dei tribunali, perché riteniamo che la
tutela della salute di chi beve l’acqua del Gran
Sasso sia un obiettivo irrinunciabile che non
può essere messo in discussione per nessuna
ragione. E lo abbiamo fatto e continuiamo a
farlo anche perché fin dall’inizio degli Anni
’80 abbiamo lottato affinché il Gran Sasso
diventasse un’area naturale protetta di valenza
nazionale ed europea. Oggi la vetta più alta
degli Appennini è ricompresa in uno dei più
estesi parchi nazionali italiani ed è tutelato
dalle normative europee attraverso la Rete
Natura 2000 che protegge i siti più importanti
per la biodiversità del nostro continente. Ed
ecco perché sabato prossimo è importante essere
a Teramo alla Manifestazione per l’Acqua
Trasparente. Manifestare quel giorno vuol dire
anche ribadire la nostra richiesta di tutelare
un territorio di straordinaria bellezza e grande
naturalità: un territorio che ha una reale
possibilità di sviluppo solo attraverso la
tutela del patrimonio naturale che ha ereditato
dalla passate generazioni e che deve conservare
per le future».
WWF Abruzzo |