GIULIANOVA,
18.4.2019 -
La tutela
dell’ambiente marino e dell’entroterra costiero
ancora al centro dell’attività di polizia
condotta dalla Guardia Costiera nell’ambito
dell’intera provincia teramana: un nucleo
ispettivo ambientale composto da militari degli
Uffici marittimi di Roseto degli Abruzzi e
Tortoreto, diretti dal Comando della Capitaneria
di porto di Giulianova, unitamente a personale
del Distretto di Teramo di ARTA Abruzzo e con il
supporto di operatori della Ruzzo Reti, è
intervenuto presso un grosso polo industriale
dell’hinterland teramano, in prossimità
della zona produttiva di Bellante, dedito al
trattamento e al lavaggio industriale di grandi
quantitativi di prodotti tessili.
A far
scattare le indagini, le indebite rilevazioni di
tensioattivi che, attraverso l’immissione
illecita in rete fognaria, giungevano ad uno dei
depuratori della zona, collegato poi al mare
tramite il fiume Salinello, il cui ciclo di
depurazione in più circostanze era stato messo a
dura prova dai quantitativi e dalle
caratteristiche particolarmente inquinanti delle
acque confluenti nel corpo ricettivo.
Al momento
del blitz nello stabilimento, i militari hanno
accertato il funzionamento di un’intera linea di
lavaggio industriale realizzato con lavatrici
dotate di sistema di dosaggio automatico di
detersivo e detergenti, a base di cloro, che
venivano caricati all’interno di cisterne. A ciò
si aggiungeva l’utilizzo di ulteriori additivi
(tra i quali la soda caustica) che – grazie a
prove di flusso eseguite sul posto dai militari
– si è accertato venivano poi scaricati
direttamente in pubblica rete fognaria, in
assenza di una necessaria fase di preventiva
depurazione, nonché senza la prescritta
autorizzazione allo scarico di reflui
industriali.
È scattata
così la denuncia dell’titolare della Ditta
all’Autorità Giudiziaria di Teramo che ha
coordinato le operazioni, per le accertate
violazioni al testo unico ambientale che
prevedono l’arresto fino a due anni, ovvero il
pagamento di un'ammenda che può arrivare sino a
10.000€.
Oltre alla
denuncia, i militari hanno operato anche il
sequestro – poi convalidato dal GIP –
dell’intera linea di lavatrici industriali della
ditta, alla quale sono state contestate anche le
illecite emissioni in atmosfera derivanti dal
ciclo di produzione di asciugatrici e caldaie.
Alla ditta
dono state poi imposte stringenti prescrizioni
asseverate da ARTA. |