GIULIANOVA, 23.12.2019 -
Controlli in mare sulle unità da pesca, nei
porti allo sbarco e nelle fasi della vendita
all’asta, nei mercati, nei ristoranti e nei
centri di stoccaggio e lavorazione: sono questi
i punti sensibili oggetto di un serrato piano di
controlli attuato dagli ispettori pesca della
Guardia Costiera di Giulianova nel corso
dell’intero mese di dicembre, con
l’approssimarsi delle festività natalizie, cui
corrisponde l’aumento del rischio per il
consumatore di comperare prodotti ittici non
sicuri o qualitativamente non aderenti alle
aspettative o, ancora peggio, non perfettamente
idonei al consumo umano.
L’attività ispettiva rientra nel più ampio
spettro dell’operazione complessa “Mercato
Globale”, condotta dalla Guardia Costiera
lungo tutto il territorio nazionale, che ha
portato - sempre a livello nazionale –
nell’ambito delle oltre 13mila verifiche
eseguite, al sequestro di 80 tonnellate di
prodotto ittico non conforme ed all’elevazione
di sanzioni per un importo superiore a 1,3
milioni di euro.
Lungo la costa teramana, nonché
nell’ambito dell’intero territorio della
provincia di Teramo, numerosi sono stati i
controlli eseguiti dalla Guardia Costiera di
Giulianova e dai suoi quattro Uffici marittimi
dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto
degli Abruzzi e Silvi, coordinati dal Centro di
Controllo Area pesca della Direzione Marittima
di Pescara: 60 i siti ispezionati (tra
attività commerciali, imprese di pesca e
operatori del settore) dai militari della
Guardia Costiera intervenuti spesso
congiuntamente al personale del S.V.I.A.O.E.
(Servizio Veterinario di igiene della
produzione, trasformazione, commercializzazione,
conservazione e trasporto degli alimenti di
origine animale e loro derivati) dell’ASL di
Teramo, operanti congiuntamente in forza di un
protocollo d’intesa sottoscritto dalle due
Amministrazioni lo scorso settembre.
A conclusione delle ispezioni, sono state
contestate sanzioni per oltre € 10.000,00,
con il sequestro di 1 tonnellata di prodotto
ittico di vario genere, pronto ad essere
immesso sul mercato, rinvenuto al momento dei
diversi controlli, privo di ogni forma che ne
attestasse la precisa provenienza e la
necessaria tracciabilità, nonché atta a
garantire che non fosse frutto di attività di
pesca illecita.
In
particolare, nell’ambito di uno degli
accertamenti sopra citati, è stato rinvenuto un
ingente quantitativo di prodotto ittico pronto
per essere commercializzato in occasione delle
festività, per il quale gli ispettori non hanno
potuto ricostruire le fasi di gestione,
provenienza e lavorazione della materia prima
trattata. Dallo stesso accertamento è scaturito
il sequestro - in attività combinata con
personale di un altro Comando della Guardia
Costiera del Nord Italia - di 3 quintali
(ulteriori rispetto alla tonnellata sopra
richiamata) di prodotto lavorato nel teramano e
destinato a consumatori di altre regioni: nel
caso di specie, le confezioni che lo contenevano
sono risultate totalmente carenti delle previste
informazioni sulla provenienza di alcuni
ingredienti che, nel caso in esame, erano di
origine extracomunitaria; il tutto ad evidente
discapito di una corretta informazione fornita
al consumatore.
L’attività in questione si ricollega, di fatto,
alla ulteriore e continuativa attività di
controllo sulla filiera ittica condotta dal
Nucleo ispettivo pesca della Guardia Costiera
giuliese che, nelle sole ultime settimane di
novembre - corrispondenti alla fase di
“avvicinamento” al periodo delle festività in
corso - ha portato all’elevazione di sanzioni
per un ammontare complessivo di ulteriori €
10.000,00, con il sequestro di 1 quintale
di prodotto ittico non tracciato e di potenziale
provenienza da pesca illecita; piano di
verifiche eseguito in ambito portuale, nelle
fasi successive allo sbarco del prodotto ittico
da parte delle unità di stanza nel porto
giuliese. |