GIULIANOVA,
13.7.2019 -
PER IL MARE, FUORI DAL FOSSILE BASTA
VEL-ENI
In
nome della giustizia climatica e contro le
grandi opere inutili ci sono state in Italia ed
in Europa grandi mobilitazioni con centinaia di
migliaia di persone, un coro polifonico si è
levato dalle strade e dalle piazze: cambiare il
sistema, non il clima, per uscire da un modo di
produzione che, in nome del profitto, sta
portando il mondo verso la catastrofe.
Dalla manifestazione dei 100000 a Roma del 23
marzo si è avviato un percorso che ha la
necessità, il bisogno, il desiderio di superare
divisioni, parzialità, localismi per costruire
un grande movimento unitario per ritrovare un
linguaggio comune pur nelle differenze, la forza
e la potenza della “comunanza”, il “pensare
globalmente, agire localmente“.
Una scommessa avvincente, che
nell’assemblea di Ancona dell’11 maggio si è
materializzata in proposte pratiche ed
organizzative, una serie di azioni
comunicative e dirette lungo tutta la riviera
adriatica previste per il 20-21 luglio, da
sud a nord, nelle spiagge, lungo il mare, per
dire No alle trivelle, ai gasdotti, alla
devastazione dei nostri territori, all’esproprio
dei beni comuni, ambiente, paesaggio, qualità
della vita e per esigere la sempre più urgente
bonifica dei siti inquinati.
Fuori dal fossile, per un
altro concetto di sviluppo, di energia
alternativa, di un nuovo rapporto con la
natura, fuori dal giogo delle multinazionali
“estrattiviste” e di rapina, del capitale
finanziario e dei governi complici. ENI è
il simbolo di tutto ciò, anche se tenta di
rifarsi il look con qualche pennellata green,
dopo essere stato la causa principale del
disastro ambientale in Nigeria, della
devastazione delle foreste in Malesia ed
Indonesia per le monocolture da cui estrarre
l’olio di palma per la bio-masse. La nuova carta
strategica di Eni punta, oltre che sul petrolio,
sull’estrazione di gas che riguarda direttamente
i nostri territori.
Fossili che sono
causa non solo dei mutamenti climatici ma anche
di quell’“apartheid climatico” che già costringe
milioni di esseri umani alla fuga ed a
migrazioni per mancanza di risorse e possibilità
di vita. Un deserto che avanza! Resistere e
bloccare tutto ciò è non solo un diritto, ma un
dovere etico e politico. Indignarsi non
basta: organizziamoci per agire dal basso,
nelle forme e nei modi delle assemblee
permanenti, della discussione e delle
comunicazione, nella democrazia diretta, nelle
decisioni collettive e condivise.
Il
20 e 21 Luglio si terranno giornate di
iniziative coordinate lungo tutta la riviera
adriatica, da Sud a Nord, comunicative,
simboliche, di azione diretta, dove ogni singola
esperienza si mette in gioco con modalità
proprie, ma dentro un orizzonte comune ed
obiettivi condivisi. Bloccare le multinazionali
di esproprio e di rapina! Costringiamo le
amministrazioni locali ed il governo nazionale a
dichiarare lo stato di emergenza climatica.
Partecipa, direttamente ed
organizza dal tuo territorio, dalla tua spiaggia
e mare un risposta forte ai potenti e di
alternativa comune. Liberiamo il mare e la terra
dalle devastazioni e dai veleni.
CAMPAGNA PER IL CLIMA, FUORI DAL FOSSILE!
A GIULIANOVA
CONFERENZA STAMPA
DOMENICA 21 LUGLIO ALLE
ORE 10,30
PRESSO STABILIMENTO BALNEARE NOVAVITA BEACH”
LUNGOMARE ZARA
CON LA PARTECIPAZIONE DI RENATO DI NICOLA DEL
FORO ABRUZZESE ACQUA H2O |