PESCARA,
1.4.2019 -
Una bella
sorpresa: nel video ufficiale del WWF
Internazionale che celebra l’edizione 2019 di
Earth Hour è presente, appena dopo la Torre
Eiffel e il Partenone, Anversa degli Abruzzi con
lo spegnimento della splendida facciata della
Chiesa di Santa Maria delle Grazie e del
Municipio la cui scalinata, affollata dai tanti
partecipanti, compare appunto nel video.
Soddisfazione immensa per l’amministrazione
municipale e per la locale Oasi WWF che hanno
organizzato insieme gli eventi. Anversa tra
l’altro ha “battuto” Matera, capitale europea
della cultura 2019, sede dell’evento nazionale
del WWF Italia. Il link del video:
https://www.instagram.com/earthhourofficial/p/BvpzdatlXS1/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=14bjseylvu9po
Non solo Anversa e
l’Oasi WWF delle Gole del Sagittario: Earth Hour
ha avuto in Abruzzo oltre 60 eventi, in ogni
angolo della Regione.
Eccezionale
è stata definita dai presenti, ad esempio, ad
Avezzano all'interno del Castello Orsini, alla
luce solo di alcune candele, la performance
degli attori della compagnia teatrale "Lanciavicchio"
che hanno recitato un brano tratto da "Fontamara"
accompagnati dal pianista Giuseppe Ippoliti. Un
castello, quello Ducale, protagonista anche a
Casoli: l’antico maniero è stato illuminato da
lanterne di carta con disegni e slogan legati
alla sfida sui cambiamenti climatici realizzate
dalle classi terze della primaria mentre sulla
torre il Gruppo Astrofili Frentani ha guidato
all’osservazione della volta celeste, com’è
accaduto anche a Tollo con esperti dell’Istituto
Nautico. Luci spente anche al Castello Aragonese
di Ortona, presenti quasi cento persone, molte
delle quali hanno partecipato alla cena con la
scienza, rigorosamente a lume di candela (come
in tante altre parti d’Abruzzo): tra una portata
e l’altra i commensali hanno potuto compiere un
viaggio fra le ere geologiche e l’atmosfera
grazie agli appassionati e appassionanti
interventi dei docenti universitari Brozzetti,
Di Carlo e Stoppa. Osservazione del cielo anche
a Teramo, in collaborazione con gli studiosi
dell'Osservatorio astronomico di Collurania,
mentre a Chieti si è sì parlato del cielo di
aprile ma anche, nel prestigioso auditorium del
Museo universitario, della fine della notte,
cancellata dall’illuminazione artificiale, e dei
problemi di salute connessi all’eccesso di luce.
A Teramo lo spegnimento del Duomo è stato
accompagnato dall’esibizione del coro Gospel
locale. In ogni caso i capoluoghi di provincia
hanno partecipato tutti, con siti prestigiosi:
fontana luminosa a L’Aquila, casa comunale e
torre civica a Pescara, due piazze nel cuore del
centro storico (San Giustino e Vico) a Chieti.
Tantissimi anche gli altri comuni. Tra i primi
ad aderire, con grande sollecitudine, quello di
Montorio, dove sono state spente le luci
dell'illuminazione pubblica in diversi punti
panoramici della città, con canti e balli e
riflessioni sul tema dei cambiamenti climatici e
del risparmio energetico. Lo citiamo a mo’ di
esempio, nell’impossibilità di elencare di nuovo
tutte le adesioni.
Un grande successo, insomma, che
fa ben sperare per un futuro migliore. Quel che
conta davvero tuttavia è continuare, con piccoli
gesti quotidiani, a celebrare ogni giorno l’Ora
della Terra… |