GIULIANOVA,
28.1.2020 -
Questa
mattina, nella Sala Consiliare del Comune di
Giulianova, il Sindaco Jwan Costantini
ha convocato una conferenza stampa esplicativa
sul nuovo regolamento di Polizia
Urbana, in
fase di elaborazione. Hanno partecipato
all’incontro con i giornalisti il Comandante di
Polizia Municipale di Giulianova
Roberto Iustini
(nella foto),
gli
Assessori della Giunta Costantini
ed i Consiglieri comunali di
Maggioranza.
Il nuovo
regolamento di Polizia Urbana andrà a
sostituirsi al vecchio, in vigore dal 1952,
ritenuto oramai obsoleto, sia nei contenuti che
nella terminologia utilizzata, nonché
nell’aspetto sanzionatorio che fa riferimento a
leggi abrogate non più in vigore. Un’azione
fortemente voluta dall’Amministrazione
Costantini, a quasi 70 anni dalla stesura del
precedente regolamento che stabilisce le regole
per la civile convivenza tra cittadini.
«A quasi 70
anni riteniamo sia necessario aggiornare questo
importante strumento di lavoro per la Polizia
Municipale
– dichiara il Comandante Roberto
Iustini –
occupandoci della stesura di un documento
totalmente nuovo, strutturato in due parti. Una
prima in cui vengono indicate le condotte che
potrebbero portare a forme di degrado urbano o
di insicurezza dei cittadini
e le regole di condotta la cui violazione che
prevede sanzioni esclusivamente amministrative.
Il regolamento deve tener conto di quanto
stabilito dal Decreto Sicurezza n.14 del 20
febbraio del 2017, n. 113 del 4 ottobre 2018 e
n. 53 del 14 giugno 2019, che ha già costituito
un sistema che va a prevenire situazioni di
degrado urbano attraverso delle norme che
indicano quali sono le condotte da prevenire,
introducendo un sistema sanzionatorio accessorio
detto “Daspo Urbano».
«Di
Daspo Urbano si è parlato molto ed in modo
erroneo –
continua il
Comandante
Iustini
– e questo
lascia dedurre che sul tema ci sia poca
chiarezza. Innanzi tutto è necessario chiarire
che il Daspo urbano non ha nulla a che fare con
quello sportivo e si viene a collocare come
strumento sanzionatorio accessorio, dopo
l’accertamento della violazione, con una
sanzione ulteriore a quella amministrativa. Il
Decreto legge del 2017 ha già stabilito i casi
in cui si può applicare il Daspo, ponendo a
carico del Comune l’individuazione di aeree
particolarmente sensibili all’interno delle
quali la violazione comporta la sanzione
accessoria in questione. Esso si compone di due
sanzioni accessorie, ovvero l’ordine di
allontanamento ed il divieto di accesso. Nel
primo caso, all’accertamento della violazione,
l’organo di Polizia ordina al trasgressore di
allontanarsi dalla zona dove ha commesso la
violazione e a non farvi ritorno per un periodo
di 48 ore. Se chi ha commesso la violazione,
nell’arco delle 48 ore di divieto, rientra nella
stessa zona, la norma del Decreto Sicurezza del
2017 stabilisce una sanzione amministrativa del
triplo di quella prevista. Nel caso in cui il
trasgressore reiteri la violazione in altre
occasioni e nello stesso luogo, entra in gioco
la seconda tipologia di sanzione accessoria del
divieto di accesso di rientrare nella zona in
cui ha commesso la violazione. Quest’ultimo è un
provvedimento adottato dal Questore e deve tener
conto delle condizioni di salute e di lavoro
dell’interessato, ed è soggetto al vaglio del
Procuratore della Repubblica che lo sottopone
alla convalida del Gip. In quella sede,
naturalmente, l’interessato può far valere le
proprie ragioni. Il Daspo rappresenta uno
strumento affinchè la sanzione amministrativa di
carattere pecuniario possa avere una maggiore
efficacia, al fine di garantire il rispetto dei
principi di convivenza dei cittadini, ed evitare
situazioni di degrado urbano ed insicurezza.
Sono già state individuare delle aree sensibili
sul territorio comunale per l’applicazione del
Daspo, quali scuole, ospedali, aree dove si
svolgono mercati e pubblici spettacoli,
monumenti e soprattutto i parchi pubblici. Il
regolamento è ancora in fase di bozza ed è
soggetto a modifiche per l’individuazione delle
condotte specifiche che possano comportare il
provvedimento del Daspo oppure no. Questo
comporterà un carico di lavoro ulteriore per gli
agenti di Polizia Municipale. C’è da aggiungere
che esistono zone sul territorio comunale in cui
la sola applicazione della sanzione pecuniaria
non è sufficiente e quindi siamo certi che, con
l’introduzione di ulteriori strumenti
sanzionatori accessori, si possano debellare le
azioni di degrado urbano».
«L’amministrazione
si è mossa immediatamente per modificare un
regolamento di Polizia Urbana vecchio di 70 anni
–
dichiara il
Sindaco Jwan
Costantini
– grazie al
Comandate Iustini che, oggi, ha spiegato in
maniera esaustiva ciò che il Daspo comporta.
Tengo a ribadire che il Daspo Urbano non ha
nulla a che vedere con il Daspo Sportivo, dato
che non ha alcuna conseguenza nei confronti di
chi ha già precedenti penali. Il Daspo colpisce
violazioni di natura amministrativa e sarà
semplicemente un’arma in più, in dotazione alle
forze dell’ordine, per combattere le situazioni
di degrado urbano e garantire maggiormente la
sicurezza dei cittadini. Siamo dalla parte della
legalità».
«Un
doveroso ringraziamento al corpo di Polizia
Municipale ed in particolar modo al comandante
Iustini – dichiara
l’Assessore alla Polizia Locale
Marco Di
Carlo
– perché grazie al loro impegno doteremo la
città di un ulteriore strumento di sicurezza
urbana, per salvaguardare il pubblico decoro dei
luoghi e delle aree cittadine. E’ una normativa
nazionale che noi abbiamo abbiamo recepito, come
riportato nel Decreto Legge n.14 del 20 febbraio
2017. Il nostro impegno non riguarda solo
l’introduzione del Daspo Urbano ma soprattutto
il revisionare un regolamento di Polizia Urbana
ormai obsoleto. Nel nuovo documento verranno
riviste totalmente le regole che riguardano la
tutela delle aree verdi, la pulizia ed il
ripristino dei luoghi, la sicurezza delle
strutture, gli accertamenti anagrafici, gli
obblighi degli esercizi, i divieti di
manomissione e molto altro».
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