TERAMO,
14.2.2020 -
Con una nota inviata alla Direzione Turismo
della Regione Abruzzo e, per
conoscenza, al Presidente Marsilio e
all'Assessore Di Febo, l'Ordine
degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e
Conservatori della
provincia di Teramo evidenzia come nel bando del
concorso di idee per la
realizzazione del marchio "Abruzzo BikeFriendly"
la Regione abbia
previsto come premio, per il vincitore, "formale
attestato di
riconoscimento rilasciato in occasione della
conferenza stampa di
presentazione del marchio che sarà indetta
dall’Assessorato regionale".
«Tale previsione
- scrive il presidente dell'Ordine, Arch.
Raffaele Di
Marcello –
risulta lesiva della dignità professionale dei
partecipanti
ponendosi, tra l’altro, in contrasto con la
deontologia professionale di
architetti e ingegneri».
«Meraviglia che
- continua Di Marcello -
la Regione che con la L.R. 4
luglio 2019, n. 15 ha fornito “Disposizioni in
materia di tutela delle
prestazioni professionali e di equo compenso”,
dichiarando, all’art. 5
di detta normativa “La Regione, gli enti
dipendenti e le societa'
controllate garantiscono, nell'affidamento e
nell'esecuzione degli
incarichi conferiti ai professionisti, il
diritto all'equo compenso e
contrastano l'inserimento delle clausole
vessatorie” bandisca un
concorso di idee per un logo che, per la sua
rappresentatività ed
importanza, non può essere concepito ed
elaborato in maniera
dilettantistica, senza prevedere alcun compenso
monetario»
«Non dovrebbe essere necessario sottolineare
- conclude il Presidente
dell'Ordine -
che l’ideazione e la realizzazione di un logo
istituzionale non è questione di pochi minuti e
comporta l’utilizzo di
risorse intellettuali e materiali non da poco,
senza contare la
necessità di specifica professionalità, e che si
tratta, quindi, di una
vera e propria prestazione professionale, e come
tale va adeguatamente
retribuita».
Gli architetti, quindi, chiedono alla Regione
Abruzzo di integrare il
bando con la previsione di un adeguato compenso
almeno per i primi tre
classificati, seguendo le procedure di cui al
D.Lgs. 50/2016. |