TERAMO,
30.9.2020 -
Con una nota inviata a Direttore Generale della
ASL, Presidente della
Provincia e Sindaco del Comune di Teramo,
l'Ordine degli Architetti PPC
della provincia di Teramo entra dei nuovo nel
dibattito sul nuovo polo
ospedaliero teramano.
«Pur non volendo entrare, in questa fase, nel
merito della collocazione
del nuovo ospedale provinciale
- si legge nella nota -
l'Ordine
sottolinea ed evidenzia che la realizzazione di
un nuovo polo
ospedaliero, di rilevanza provinciale, è opera
che interessa l’intero
territorio della Provincia di Teramo, e che
influenzerà il complesso
sistema delle strutture sanitarie provinciali,
necessitando, quindi, di
una strategia globale che tenga conto, oltre che
della realizzazione
della singola opera, ovunque essa venga ubicata,
anche della
funzionalità delle strutture già esistenti (Giulianova,
S. Omero, Atri,
polo di Villa Mosca) e delle loro
interrelazioni».
Per gli Architetti
«la scelta del sito di ubicazione non potrà
prescindere da considerazioni pianificatorie di
area vasta, andando ad
impattare con il sistema della mobilità, non
solo locale, provocando,
nel tempo, fenomeni insediativi, a ridosso
dell’area ove sorgerà il
nuovo ospedale, che devono essere
necessariamente previsti e guidati».
Pertanto l'Ordine richiama le norme del vigente
Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale che obbliga, per la
definizione di intese per
la localizzazione e la realizzazione di opere e
interventi di livello
sovra-comunale, i Comuni e/o gli altri Enti
interessati a convocare
specifiche “Conferenze di pianificazione” allo
scopo di stipulare
Accordi di Pianificazione ai sensi e per gli
effetti dell’articolo 15
della legge 241/90 e successive modifiche e
integrazioni.
«La conferenza di copianificazione
- specifica il presidente
dell'Ordine, Arch. Raffaele Di Marcello -
oltre ad essere obbligatoria è
uno strumento indispensabile per far si che, nel
corso delle procedure
per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero,
non escano problemi con
i pareri vincolanti di altri enti e perchè si
avviino, da subito, le
procedure di Valutazione Ambientale Strategica
necessarie e
propedeutiche alla variante urbanistica».
«Ci auguriamo
- conclude Di Marcello -
che ASL, Provincia e Comune si
attivino subito onde dare un forte segnale di
condivisione con il
territorio e fornire concretezza ad un progetto
fondamentale per la
provincia di Teramo, di cui molto si parla,
spesso con un approccio
parziale all'argomento, ma per la cui attuazione
necessitano procedure
precise». |