ROSETO,
17.1.2020 -
L’Amministrazione Pavone ha impiegato 5 anni per
risollevare le sorti della storica Mostra dei
Vini di Montepagano che, forse giova ricordalo,
è nata e si è fatta conoscere proprio come
Mostra, grazie ad una felice intuizione avuta
dai “padri ideatori”, ma poi trasformata in
sagra di paese, nella peggior accezione del
termine, dall’incapacità delle varie
amministrazioni, poi succedutesi dagli anni 80
al 2011.
Trovata ai
suoi minimi storici la Giunta Pavone, appena
insediata, avviò un percorso di riqualificazione
lungo e difficile, programmato a tavolino grazie
all’ausilio di esperti del settore esterni alla
kermesse, che richiese coraggio, inventiva e che
venne portato avanti con il coinvolgimento di
quelli che erano stati i protagonisti storici
della Mostra e delle associazioni culturali.
Così, anno
dopo anni, la Mostra ha ripreso il suo antico
splendore, grazie all’interessamento della
migliore stampa di settore, l’utilizzo delle
migliori location, il coinvolgimento di chef di
grande valore, alcuni anche stellati (Niko
Romito, Daniele Zunica con Sabatino Lattanzi,
Alessandro De Antoniis, Gabriele Marrangoni solo
per fare alcuni nomi) ed esperti del variegato
mondo dei vini (come Antonio Paolini e
Alessandro Bocchetti), figure che, con il loro
nome, hanno attirato gente e ridato tono alla
mostra, grazie anche alla felice intuizione di
appuntamenti quali cene gourmet e degustazioni a
tema che avevano richiamato tanta gente a
Montepagano consentendogli di ottenere consensi
unanimi tra gli espositori, gli addetti del
settore e riconquistare quella “certificazione
di qualità” per troppo tempo persa.
Crediamo
quindi che oggi che la Mostra dei Vini di
Montepagano ha conquistato l’ambito
riconoscimento di “Sagra di Qualità” un po' di
merito l’attuale Amministrazione l’avrebbe
dovuto riconoscere, pubblicamente, anche alla
Giunta Pavone e, in particolare, all’ex
Assessore, Maristella Urbini, che tanto si spese
per il salto di qualità di questa storica
manifestazione.
E invece
nulla, solo autocelebrazione e nessuna parola
per chi, lungo 5 anni, tanto ha dato alla
Mostra. I più attenti ricorderanno poi, come
proprio il Pd, oggi al comando, dinanzi ai
successi di quegli anni, fatti di tante presenze
e iniziative di qualità, attaccava Montepagano
“sagra paesana che ha perso il senso reale per
cui era nata”, lo stesso Pd che oggi, per bocca
del suo Sindaco, Sabatino Di Girolamo, giubila
per la certificazione di “Sagra di Qualità”.
Insomma, se fino a tre anni fa per il Pd sagra
aveva una accezione negativa, oggi invece questo
termine risulta buono per appuntarsi medaglie al
petto, malgrado proprio negli ultimi tre anni,
sotto la guida dell’Assessore Bruscia, la Mostra
dei Vini è ripiombata nell’anonimato, senza
eventi di richiamo, con scarsa qualità e
presenze in calo, al di là di roboanti
comunicati. |