L'argomento della settimana: Cirsu-Sogesa 2, il
fallimento
L'avvocatura
del Comune dice no
Diamo seguito al numero de
La Lente del
21 Maggio scorso sulla vicenda Cirsu-Sogesa
alla luce della prese di posizione del Comune di
Giulianova contro la richiesta di fallimento del
Cirsu avanzata dalla Sogesa il 28 marzo scorso.
Oltre a riproporre il comunicato del Sindaco,
pubblicato anche dal nostro sito, ospitiamo
l'intervento del vicecapogruppo regionale dell'IdV,
D'Alessandro, ripreso da
www.cityrumors.it.
Giulianova, Venerdì
27 Maggio 2011 -
Il Comune, attraverso il
mandato conferito
all'avvocato Michele
Del Vecchio,
responsabile
dell'Avvocatura Civica,
scende in campo a difesa
del CIRSU opponendosi
alla richiesta di
fallimento avanzata da
SOGESA il 28 marzo
scorso.
«Ci vuole coerenza”,
dichiara in proposito il
sindaco Francesco
Mastromauro. “E
la nostra decisione, che
spero venga fatta
propria dagli altri
sindaci, manifesta
appunto coerenza. Il
sottoscritto, vorrei
ricordarlo, si è infatti
sempre battuto per
salvare il CIRSU quando
altri volevano
liquidarlo, lottando
quindi per garantire una
prevalenza del soggetto
pubblico sul privato e
per tutelare i
lavoratori”.
L'opposizione del Comune
di Giulianova alla
richiesta di fallimento
del CIRSU si base
essenzialmente su due
pronunce della Corte
Costituzionale,
rispettivamente del
1993 e del 2006, in base
alle quali le persone
giuridiche private a
capitale interamente
pubblico, ancorché
formalmente private,
vengono sostanzialmente
assimilate, in relazione
al regime giuridico,
agli Enti pubblici. “Ne
deriva, pertanto”,
dichiara l'avvocato Del
Vecchio, “che una
società a partecipazione
pubblica avente natura
formalmente privata, ma
sostanzialmente
pubblica, non possa
essere assoggettata alla
normativa fallimentare».
Il commento del vice capogruppo regionale IdV,
Cesare D'Alessandro.«Purtroppo
siamo stati facili profeti! A pagare il prezzo
di una dissennata politica dei rifiuti nel
comprensorio del Cirsu sono in primo luogo i
lavoratori della controllata Sogesa s.r.l., che
hanno avuto l’unico torto di assicurare sempre e
comunque un servizio pubblico essenziale e oggi
sono lasciati alla mercé di decisioni
incomprensibili e di rimpalli di responsabilità
che non promettono nulla di buono per il loro
futuro. Per prima cosa va detto che a fine
maggio i lavoratori di Sogesa non ancora
percepiscono la mensilità di aprile; già 39
dipendenti sono in cassa integrazione ed altri
50 stanno per esservi collocati. La cosa è grave
di per sé, perché 130 persone sono senza un
presente e soprattutto con un futuro ancor più
incerto. Ma è ancora più grave che a determinare
tutto ciò siano dei pubblici poteri! In primo
luogo i sindaci dei 6 Comuni del comprensorio,
che fanno finta di nulla; l’Amministrazione
provinciale, che è organo di controllo e
coordinamento, e la Regione che non può
sottrarsi alle proprie responsabilità. L’Italia
dei Valori indirizzerà oggi stesso una lettera a
Chiodi e Di Dalmazio, perché si facciano
promotori di un piano risolutivo dell’intera
vertenza CIRSU. Ribadiamo ancora un volta che va
sostenuto lo sforzo CIRSU di andare a gara nel
più breve tempo possibile per la discarica
pubblica, agganciando all’aggiudicatario
l’assunzione di tutti i lavoratori. Questa è la
proposta dell’IdV, che ritiene strategico il
polo tecnologico del CIRSU per una nuova
politica dei rifiuti nella nostra provincia e
nell’intera regione. Sappiamo che i Sindaci ed i
lavoratori sono pronti a fare la loro parte;
alle Istituzioni chiediamo senso di
responsabilità e l’impegno che è dovuto di
fronte ad una tale emergenza».
(da
www.cityrumors.it)
La
lente
è
una nuova rubrica del
nostro sito che vuole
mettere a fuoco un
argomento di particolare
attualità ed interesse
tratto dalle cronache
della settimana.
Appuntamento ogni sabato
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