Sabato 11 Giugno 2011 - Dal sistema di
informazione italiano, nel quale prevale la
tendenza dello scontro politico a prescindere,
non si ha modo di capire molto su cosa e perchè
si deve votare. Nei referendum ci si divide
anche se andare o meno a votare. Delle tante
trasmissioni-teatrino da cui è stata infestata e
invasa la nostra televisione, sono state come
mosche bianche quelle che hanno messo a
confronto le diverse posizioni con chiarezza e
serenità di esposizione delle proprie ragioni.
L'ulteriore conferma che nell'era della
comunicazione in tutti, indistintamente, prevale
l'incomunicabilità. E questo, purtroppo, non
accade soltanto in politica ma nella famiglia,
nella scuola, nella società, nella vita
quotidiana. Nel suo piccolo,
www.giulianovailbelvedere.it, sposando
esclusivamente il principio che vada comunque
esercitato il diritto-dovere del cittadino di
votare, sancito dalla costituzione e dalla
democrazia indipendentemente dalla
posizione di ciascuno, cerca di riassumere nella
maniera più semplice possibile, per il
cosiddetto "uomo della strada", le proposte del
referendum:
Referendum abrogativo 12 giugno 2011
I
referendum abrogativi del 2011 si terranno in
Italia
il
12 e
13 giugno
2011[1].
I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di
domenica
12 giugno,
e dalle 7 alle 15 di lunedì
13 giugno.
Per votare è necessario presentare un
documento di
riconoscimento e la
tessera elettorale,
sulla quale è indicato il numero e l'indirizzo
del seggio elettorale presso il quale votare.
Come per ogni altra consultazione elettorale e
referendaria nel caso di smarrimento o mancata
ricezione della tessera elettorale, la stessa
può essere richiesta all'ufficio elettorale del
proprio comune anche negli orari in cui sono
aperti i seggi. L'elettore ha la facoltà di
votare per uno o alcuni dei quesiti referendari.
Affinché il referendum sia valido, deve recarsi
alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al
voto. Se vince il SÌ, vengono abrogate le norme
sottoposte a referendum, se vince il NO,
rimangono in vigore le norme oggetto del
quesito.
Gli elettori chiamati al voto sono 47.357.878, più
3.236.990 residenti all'estero. Il
quorum
da raggiungere per la validità della
consultazione è del 50% più uno degli aventi
diritto (25.297.425)[1].
Referendum 2011
Acqua 1
Sulla gestione del servizio idrico pubblica o privata
a) referendum popolare n. 1 – Modalità di
affidamento e gestione dei servizi pubblici
locali di rilevanza economica. Abrogazione;
Vota
SI
chi vuole che la legge venga abrogata a favore
della gestione pubblica
Vota NO che vuole che
la legge consenta l’affidamento a un gestore
privato.
Referendum 2011
Acqua 2
Sulla possibilità che ha il gestore del servizio idrico di
ottenere profitti garantiti sulla tariffa
b) referendum popolare n. 2 – Determinazione della tariffa del
servizio idrico integrato in base all’adeguata
remunerazione del capitale investito.
Abrogazione parziale di norma;
Vota
SI
chi vuole che la tariffa del servizio eviti il
rischio di aumento in base agli investimenti del
gestore
Vota NO chi vuole che
la legge rimanga così com’è dando facoltà al
gestore di determinare la tariffa dell’acqua in
base agli investimenti
Referendum 2011
Energia nucleare
Sulla costruzione di centrali nucleari nel territorio
italiano
c) referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per
la produzione di energia nucleare. Abrogazione
parziale di norme;
Vota
SI
chi è contrario alla costruzione
Vota NO chi è
favorevole alla costruzione
Referendum 2011
Legittimo
impedimento
Sulla possibilità del Presidente del Consiglio ed i Ministri
di rinunciare a presentarsi in aula di
tribunale, invocando il legittimo impedimento
d) referendum popolare n. 4 – Abrogazione di
norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in
materia di legittimo impedimento del Presidente
del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a
comparire in udienza penale, quale risultante a
seguito della sentenza n. 23 del 2011 della
Corte Costituzionale.
Vota SI
chi vuole che venga tolta questa possibilità
Vota NO chi vuole che
rimanga questa possibilità. |