Giulianova, 12.8.2012 - Alle 20,40,
con il rientro del simulacro della Vergine Maria
nella Chiesa della Natività, si è conclusa la
grande processione sul mare, partecipata da
molti fedeli e molte autorità, in prima fila il
Sindaco Francesco Mastromauro con la fascia
tricolore e il Presidente del Consiglio
Comunale, Nello Di Giacinto, con la fascia
giallorossa simbolo della città. Secondo
consuetudine, il rientro della Madonna nella sua
chiesa è stata accompagnata dalle note della
Marcia di Radetzky eseguita dalla Banda di
Notaresco ed accompagnata dal ritmico battere di
mani della gente come avviene in occasione
dell'annuale Concerto di Capodanno al
Musikverein
di
Vienna.
L'accompagnamento è stato spontaneo, segno che
nessuno si è posto il dubbio che la marcia
potesse rappresentare un oltraggio alla Madonna
e agli italiani per i fatti di sangue che essa
evoca.
Difatti, la marcia di
Radetzky (Radetzky-Marsch in
tedesco) è una
marcia militare
che il musicista austriaco
Johann Strauss padre
compose in onore del maresciallo
Josef Radetzky
per celebrarne il ritorno a
Milano dopo i
moti rivoluzionari in Italia del 1848.
Per questo motivo,
da alcuni anni
nel nostro Paese
è nato un movimento di opinione che invita a
bandire l'esecuzione della marcia. Un invito che
a Giulianova è stato raccolto dal M° Sergio
Piccone Stella, il quale non fa eseguire la
marcia all'orchestra de I Sonfonici da lui
diretta nel Concerto per il Nuovo Anno al
Kursaal. La prima domanda: è vero oltraggio (in
senso di mancanza di rispetto per il sangue
versato dai patrioti italiani a Milano) la
composizione di Strauss padre? La seconda:
la musica unisce o divide i popoli di ogni
lingua, razza e religione? La Madonna del
Portosalvo, forse stanca della lunga processione
sul mare e in terra nella giornata abbastanza
calda, non si è espressa sul complicato tema, ma
è rientrata nella sua chiesa senza problemi e
tra gli applausi dei fedeli. |