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Roberto Vernisi, bandiera giallorossa che continua a sventolare

 

GIULIANOVA, 14.3.2015 - (lr) Il 14 marzo 2012 veniva a mancare Roberto Vernisi,  bandiera del Giulianova Calcio in campo e in panchina, dipendente comunale, marito e  padre esemplare, grande persona, un amico. Un infarto lo stroncò all'età di 63 anni mentre assisteva in casa alla partita di Champions League, Napoli-Chelsea, e vani furono i tentativi di salvarlo fino all'ospedale di Giulianova. Il calcio aveva attraversato tutta la sua vita fin da bambino facendolo apprezzare per le sue qualità tecniche e dinamiche di gioco e per la sua umanità che lo posero (e lo pongono e lo porranno sempre nel ricordo) tra i protagonisti della storia del calcio giuliese. Vernisi indossò la maglia giallorossa in 156 presenze, prima di concludere la carriera altrove, e non poteva non far parte della indimenticabile squadra che, composta da quasi tutti locali, conquistò la scalata in Serie C nel maggio 1971. Da allenatore guidò anche il Giulianova in C1 al fianco dell'amico Francesco Giorgini e in Serie D salvandolo dalla retrocessione, ma la sua vera passione furono i giovani per i quali seppe essere un vero maestro di sport e di vita. Soprattutto oggi, in uno dei periodi più bui del calcio giuliese, nel giorno del terzo anniversario della sua scomparsa, che in realtà per noi non è mai avvenuta,  intendiamo ricordare Roberto anche come abbraccio personale alla moglie Rosanna e ai figli Simone e Valerio.

 

(nella foto inviataci da Alfredo Paolone, Roberto Vernisi al centro con la fascia di capitano del Giulianova)

Terzo anniversario della morte di uno dei grandi della storia del calcio giuliese e, soprattutto, di una grande persona

 

 

 
 

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