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I RICORDI

di Lino Manocchia

 

giulianovailbelvedere.it alla scoperta dell'America

 

INTERVISTE ESCLUSIVE DEL PUGILATO CHE FU…

Il settimanale “Boxe Match Sport” (nella foto una copertina) negli anni ’60-’70  era  l’abbecedario pugilistico di mezzo mondo e non temeva la competizione dell’omologo e noto “Boxe Ring” degli Usa. “La Bibbia”  italiana dell'epopea del pugilato non si lasciava sfuggire i grossi calibri della disciplina sportiva. Lino Manocchia curava la rubrica "20 domande a...". Riportiamo la sua coinvolgente intervista al super campione abruzzese-americano

 
Rocky Marciano, pugno di ferro e maccheroni alla chitarra
 

NEW YORK, 23.1.2015 – Si chiamava “Boxe Match Sport”, viveva negli anni ’60-’70, era  l’abbecedario pugilistico di mezzo mondo e non temeva la competizione dell’omologo e noto statunitense “Boxe Ring”. Questo servizio vuol essere un postumo riconoscimento e elogio al lavoro, alla volontà e alla passione di due egregi colleghi e direttori del settimanale,  Gilberto Evangelisti e Rodolfo Sabatini, e del cronista, per le tre  voluminose “enciclopedie” che seppero racchiudere articoli, cronaca, commenti, interviste di attualità, avvincenti e attuali considerate le distanze  e la scarsità di mezzi elettronici, che oggi abbondano.

La chiamavano “La Bibbia” pugilistica italiana, che non si lasciava sfuggire i grossi calibri e le categorie dove combattevano Nino Benvenuti, Livio Minelli, Giulio Rinaldi, Sandro Mazzinghi, Bruno Arcari, Carmine Basilio, Joey Giardiello, Sandro Lopopolo e altri ancora.

Da questo “messale” pugilistico, emersero, nei dettagli, Rocky Marciano, Muhamad Ali, Joe Louis, Jack La Motta, Tunney,  Dempsey, La Motta, Williams, Paterson, Terrell, e chi più ne ha più ne metta. Uno scandalo sportivo, per Boxe Match, non poteva passare inosservato ma veniva  spogliato nei minimi dettagli  e approfonditi dall’acume, passione e intelligenza dei colleghi collaboratori del settimanale, “orgoglio del tricolore”.

Il 20 febbraio 1964, all’idea del cronista, fu dedicata una pagina per le interviste  con noti personaggi, dando vita così alla rubrica “20 domande a..” che ebbero per “padrino”  Rocky Marciano, il sempre grande Toro di Brockton di origini abruzzesi. Sembra superfluo asserire che quelle pagine tennero banco per un tempo indefinito, e noi oggi le rispolveriamo sicuri di far cosa gradita ai nostri lettori.

 

La penna di Lino Manocchia

20 DOMANDE  A… ROCKY MARCIANO

Il Toro di Brockton, ritiratosi imbattuto campione dei  massimi, vive a Fort Lauderdale (Florida). Nella sua villetta, Marciano indossava  una maglietta da fatica, cimelio della famosa Grossinger, dove il campione trascorreva i giorni della preparazione per i suoi match.

 

Perchè indossi la maglietta di Grossinger?

«Me ne commissionarono un centinaio, spesso le regalo con autografo ai conoscenti e ammiratori»

Torneresti a combattere, non so… contro Liston?

«Se avessi quattro anni di meno sì, anche domani. E gli darei una sonora lezione.»

E’ vero che tempo fa ti offese?

«Vogliamo lasciar andare l’argomento?»

No, siamo curiosi e desiderosi  di conoscere la verità. Dunque?

«Sì, disse che avrebbe fatto di me una polpetta»

E tu?

«Nulla. In un articolo esclusivo dissi che Liston è forte, ma io sono un cristiano e so porre l’altra guancia»

Come prevedi il match del prossimo 25 febbraio?

«Come tutti lo vedono già da tempo, vincerà Liston»

E’ vero che hai suggerito colpi segreti a Clay?

«No comment»

Se Dempsey fosse cresciuto ai tempi tuoi, lo avresti battuto?

«I tecnici scrissero di si. Io non saprei. Forse»

Perchè vuoi tornare nel mondo dei quadrati?

«Per istruire, allenare, guidare tanti giovani atleti, specie se questi sono italiani»

Quando andrai in Italia?

«Spero molto presto, forse questa estate»

Sei ricco?

E chi non lo è? Basta avere lo spirito sollevato per sentirsi ricco»

Una volta scrivesti che Giulio Rinaldi dovrà tornare in USA per battersi con Johnson. Perche?

«Perchè Rinaldi mi sembra pronto a diventare campione del mondo»

 

Tu ami la musica, hai un cantante preferito?

«Sì, “Francisco Sinatra lu siciliano” è lu chiù grande campione» (nella foto, Sinatra e Marciano simulano scherzosamente uno scambio di colpi)

 

 

Chi è stato il pugile più duro fra quelli da te sconfitti?

«Jersey Walcott, picchiava, era resistente e tecnico»

Consideri i pugili di oggi, i “massimi”, paragonabili a quelli dei tuoi tempi?

«Ma scherzi? Questi sono dilettanti, in tutti i  sensi»

Compreso Liston?

«Perchè no?... Liston non ha avversari che provino la sua inefficienza»

...Chiaro? Il  K.O. ci sarà. In quale round?

«Scegliete voi. Ma non andate oltre il terzo o il quarto»

E tu a Liston quanti round avresti concesso?

«Forse dieci, forse meno»

Intanto loro incassano più di quanto abbiano incassato i campioni ai tuoi tempi. Come spieghi questo?

«Oggi la  folla è più facile. ”Beve” di più , noi davamo  spettacolo, loro frodano la massa»

Ritieni questo incontro (Liston-Clay) una frode?

«Chiamatelo come volete. Non ha importanza»

Vuoi rivolgermi una domanda?

«Sì, quando torni a farmi visita? Ma la prossima volta niente interviste. Solo maccheroni alla chitarra, fatti da mamma Lena. Intesi?»

Lino Manocchia

 

Nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921. Nel corso della sua lunghissima carriera negli Usa, dove si è trasferito nel '50, ha incontrato ed intervistato i personaggi più famosi e potenti del mondo.

 

 
 

 

 
 

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