NEW
YORK, 20.3.2013
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Una schiera di
attori, romanticamente connessi, un omicidio
della figlia, giustificabile per il giudice,
sette matrimoni - come Elizabeth Taylor-
sono il consuntivo della vita di Julia
Jean Mildred Turner, conosciuta come
Lana Turner.
Fu nota per la sua bellezza.
Occhi chiari, un corpo ben modellato e un
fascino che la stampa defini “l‘allure
(fascino) di Lana”. Nata l’8 febbraio 1921 in
Wallace (Idaho), divenne il più celebrato sex
symbol degli States durante il 1940-50. La sua
vita burrascosa, i sette matrimoni e uno stuolo
di amanti non fecero altro che far aumentare
la sua grande reputazione di sex goddess (dea
del sesso).
Allorchè suo
padre Virgil, giocatore
d’azzardo e contrabbandiere di alcoolici, fu
ucciso, la fanciulla e la madre lasciarono Idaho,
paese di minatori, per alzare le tende in Los
Angeles. Durante le scuole medie (1937), mentre
stava bevendo una bibita al bar, Lana venne
notata da un cronista che la presentò al
regista Mervin LeRoy il quale
la impegnò nel primo film di carriera ”They
wont forget”. Subito dopo la presentazione del
primo thriller la Metro Goldwyn Mayer
le offrì un contratto. Non trascorse molto tempo
che il pubblico la battezzò “Una dolce bambina
adorata dai G.I. sparsi nel mondo”.
Raggiunti i 20 anni, fu condotta all’altare dal
direttore d’orchestra Artie Show
a, quindi accettava l’offerta di matrimonio del
multimilionario Bob Topping col
quale convisse soltanto sei mesi, dal momento
che la diva si unì con il ricco industriale
Stephen Craine (che ripetette
la cerimonia nuziale due volte per errori d’
ufficio) ma in tempo per dar vita alla figlia
Cheryl, nel 1948. Quindi, Lana
divorziò per unirsi con Lex Barker,
il famoso Tarzan nel 1957, con il quale divorziò
dopo aver appreso che il marito abusava
sessualmente della giovane Cheryl. La storia
narra che la corsa amorosa di Lana proseguì e
vide altri concorrenti: Frank Sinatra,
Dean Martin, Fernando Lamas,
Kirk Douglas e Tyron Power, che divenne
il più amato, anche perchè le promise il
matrimonio, mentre un bel giorno volò a Londra
per sposare Lynda Cristian.
«Quell’uomo
sapeva amarmi, mi comprendeva, evitava che io mi
inquietassi, e sapeva consolarmi»,
ammise l’attrice in un momento di confessioni.
«Tyron
era vero e passionale. Peccato che l‘abbia perso»,
mi spiegò.
Felice,
Lana, di essere stata movie star?
«Adesso
che sono al red rationem, si. Sono contenta di
aver abbracciato questo lavoro ed aver ottenuto
successi»
Quanto sei
felice?
«Tanto,
quando ogni film è compreso e concede dignità».
Il
4 giugno 1958 fu un giorno indimenticabile per
la diva e per la sua carriera. Gli agenti
dell’ordine furono chiamati nella villa di
Lana Turner per osservare
Johnny Stompanato
(nella foto tra
l'attrice e sua figlia),
a terra col sangue che sgorgava dalla aorta, in
seguito a ripetute coltellate sferrate dalla
quattordicenne Cheryl, dopo averlo udito
aggredire la madre che, terrorizzata, durante un
alterco domestico gli promise che lo avrebbe
ucciso. Un capitolo doloroso si apriva
all’orizzonte della dea del sesso.
Stompanato era un
giovane gangster associato al noto gangster
Mike Cohen ed aveva trascorso
un intimo periodo amoroso con la diva, divenuta
passionalmente vicina a lui.
Un giudice decretò
che l’incidente era giustificabile e, pertanto,
Cheryl fu rilasciata in custodia della nonna
materna.
Il funereo,
scandaloso incidente non ebbe il potere di
ridurre il forte momentum professionale di Lana
Turner, anzi, ironicamente, Hollywood presentò
la diva nel big hit “Imitation of life“.
Medesimo successo
l’ottenne il film “Madam X”, cui si allineò in
un momento in cui Hollywod non riusciva a
completare la lista dei grandi attori preferiti
come Clark Gable
(con lei nella foto
d'apertura)
e Spencer Tracy.
Alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, la Turner si presentò
sotto un’altra maschera. Non più la Sweet Girl
ma un attrice la cui performance era
rispettabile con il film “The postman always
ring twice“ e “The bad and the beautiful“.
Dopo lo scandalo e l’uccisione di
Stompanato e altre relazioni finite
male, la Turner si ritirò a vita privata,
fisicamente distrutta, ferita e disillusa. Tornò
sporadicamente sul set, sopratutto in qualche
produzione televisiva e negli ultimi anni
ritrovò la serenità, migliorando il rapporto con
sua figlia Cheryl.
«La
mia vita è stata una eterna emergency. La calma
arrivava ma fuggiva via ben presto»,
ebbe a dirmi un giorno, con un viso reso
pietoso da mille incidenti della sua confusa
vita.
Con 50 film
interpretati, una nomination per l’Oscar e
l’eterna sigaretta tra le labbra, colpita da un
cancro alla gola, Lana Turner il 29 giugno 1995
si spense all’età di 75 anni. |