Il giornalista giuliese-americano svela le
confidenze della star di Hollywood a trent'anni
dalla tragica morte sulla quale si riaprono le
indagini
New York, 21.11.2011 - A trent’anni
praticamente esatti,
il caso sulla morte dell’attrice
Natalie
Wood si riapre. In un
libro del capitano dello yacht dove la star di
Hollywood trascorse la sua ultima festa del
Ringraziamento chiama in causa il marito
Robert
Wagner e l’ospite
Christopher
Walken: secondo la sua
testimonianza ci sarebbe stata un’accesa lite
prima tra i tre, arrivati addirittura a
minacciarsi l’un l’altro. Poco dopo la
donna spariva in maniera misteriosa. Il capitano
dello
Splendor afferma di aver mentito la prima
volta subito dopo l’incidente mortale su
esortazione di Robert
Wagner, ma adesso e’ pronto a
testimoniare contro l’attore. Quest’ultimo si
dichiara non interessato a testimoniare perchè "l’annegamento
di
Natalie e’ stato soltanto un incidente
involontario"
Nonostante il proliferare di versioni e fantasie
sulla scomparsa, proprio negli ultimi giorni gli
investigatori della città
californiana hanno ritenuto di riaprire
le
indagini rimettere mano al fascicolo.
Finiva lì la storia di una grande star di
Hollywood,
Natalie
Gurdin, che prendeva il
cognome d’arte
Wood, nata a San Francisco nel 1938 da
immigranti russi. Una
vita di 43 anni, quella dell’attrice, scossa da
una tempesta che il tempo non riesce a calmare.
La stella del successo cominciò a brillare per
lei già all’età di 4 anni quando
recitò con la madre Maria nel film ’Happy
Landing’. Nonostante il suo nome
fosse destinato ad apparire in una cinquantina
di film,
Natalie resta ancora ricordata per la
parte della piccola
Susan nel memorabile film ‘Miracolo
sulla 34.ma strada’. Allo scadere
del
17mo anno, la giovane russa si
guadagnò una nomination come migliore
attrice non protagonista nel film
’Rebel without
a cause’ (’Gioventù Bruciata)
al fianco di James
Dean. Un anno dopo lo Studio organizzò
una serata mondana per ‘lanciare’ le sue due
star più promettenti:
la
Wood figurava
lì per la prima volta fianco a fianco con Robert
Wagner.
Dopo un anno di corteggiamenti, il 28 dicembre i
due si sarebbero sposati. Ma la favola non era
destinata a durare:
Natalie chiese il divorzio dopo aver
appreso che il coniuge aveva avuto
‘sexual
indiscretions’ con un altro uomo.
La splendida attrice arrivava alla consacrazione
con il film ‘King
go
forth’ insieme a
Frank
Sinatra e
Tony
Curtis, trampolino di
lancio per la fanciulla già allora coinvolta in
qualche strana storia nella vita privata.
Comparirà poi nella produzione di
‘Splendor
in the
Grass’ per il quale ricevette
l’Award come migliore attrice non
protagonista e quindi ‘West
side Story’ e poi, ancora,
‘Gypsy’
e ‘Love with
the
proper
stranger’- che le valse il
terzo
award consecutivo.
Il successo hollywoodiano
di
Natalie non le
donò soltanto fama e fortuna, ma la fece
apparire nella lista delle “donne
più ammirate di Hollywood”:
un’intera schiera di star come
Warren
Betty,
Frank Sinatra, ed anche
Elvis
Presley si trovarono
concordi nel ritenerla “una
donna semplice e attraente, perfetta per
metterci su una bella famiglia”
La incontrai per la prima volta a New York lungo
la
44ma strada, a
Broadway, dove si
erge il rinomato
restaurante Sardi, creato tanti anni fa
da Vincent Sardi, immigrato oriundo di
S. Marzano Oliveto. Il locale è divenuto
un ‘must’ per artisti e
personalita’ sportive, ospitate in
un’ampia sala che è tutt’ora tappezzata delle
caricature di
Alex
Gard.
Correva il mese di febbraio, la Grande Mela era
sepolta da una nevicata fuori stagione e il
sottoscritto, con la sua nuova, piccola Ford,
riuscì ad infilarsi per assistere alla serata.
Lunga schiera di nomi, litri e litri di
champagne, la grande musica da ballo delle
orchestre anni ’40, e un’ottima occasione per
chi scrive di avvicinare
celebrità come la giovane
Jane
Fonda, Lee
Remick,
Susan
Strasberg e infine lei,
la bellissima
Natalie. Dopo aver raccolto il materiale
da intervista mi chiese se sapevo danzare,
immaginate un po’…
Dopo un paio di giri di
tango, entrambi cercammo di riposare e
Natalie, in vena di confessioni, cominciò
a raccontare: ”Ti prego non pubblicare mai, sin tanto che sarò viva,
cio’ che ti dico. Ho passato un brutto
momento in cui, mentre la carriera subiva una
battuta d’arresto cambiavo partner continuamente
senza andare troppo per il sottile Una sera
d’estate, mi sono risvegliata all’ospedale per
aver ingerito troppe pillole…. In una parola,
ero stanca di
vivere”.
Per fortuna che in seguito
Natalie prese tre anni di libera uscita
da Hollywood per poi fare ritorno nel film ‘Bob
and
Carol and
Ted and Alice’. “Un
destino malandrino – continuava -
mi presentò
Richard
Regson, che poi sposai nel 1969, e lo
mandai via subito, non appena appresi che aveva
avuto una relazione con la
segretaria”.
“Sono
perseguitata da un destino crudele -
lamentava
Natali -.
Cercavo di formare una famiglia e mi
capitavano uomini maledetti, Qualche mese
dopo si riaccese la fiaccola di Robert
Wagner, che sposai nello yacht
Splendor, ormeggiato a
Malibu. Fiduciosa, ebbi il mio secondo
bambino
Cortney, e decisi di dire addio alla
cinepresa”. Con Natalie
ci furono altre occasioni per rievocare il
passato e sperare nel futuro, senza disdegnare
qualche bacio appassionato mentre il marito era
più che mai in preda alla sbornia.
Il giorno del ringraziamento del 1981
Wagner invitò per una gita
in barca sullo yacht
’Splendor’ Christopher
Walken, costar del film
‘Rainstorm’, con
Natalie
Wood. Dalle 16, stando a ciò che indicano
i documenti legali, ebbe inizio una cena,
annaffiata ancora da diverse bottiglie di
champagne.
“Quando lasciarono il ristorante tutti e tre
erano
piuttosto inebriati,”
commenta una delle cameriere
testimone..Musica e alcool tutta la
notte, finchè la diva non chiese al marito di
condurla sul ponte, dal momento che non sapeva
nuotare e odiava l’acqua. La versione di
Wagner e
Walken è che in seguito
Natalie uscì a tentoni, e soltanto
mezz’ora piu’ tardi il marito cerco’ di
rintracciarla. Prosegue il racconto una
testimone uno yacht più avanti “per
oltre 15 minuti udi’ grida soffocate: Aiuto non
so nuotare!”. Dopo, silenzio.
Soltanto il suono rauco di un vecchio disco che
continuava a suonare al buio.
Tre ore dopo la Guardia
costiera apparve senza per altro trovare alcun
segno di
Natalie. Soltanto alle 7 del mattino a
circa cento metri dalla barca, il corpo della
donna galleggiava in acqua capovolto, mentre a
bordo esistevano ben 4 life
vest.
Wagner
e
Walken si rifiutano di testimoniare e le
congetture continuano tutt’ora;
la più accreditata, ma mai del tutto verificata,
resta quella che la vuole scivolata in acqua e
annegata. Probabilmente non si saprà mai cosa
avvenne davvero quella notte di novembre. Ma
Wagner e
Walken ora dovranno di nuovo prendere
parte al processo investigativo che Lana
Wood, sorella di Natalie e nota attrice
anche lei, ha voluto proseguire per conoscere la
verità. Ma quale? |