NEW YORK, 1.3.2013
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Rieccoci
con una domanda astrusa: Nel campo
automobilistico americano, chi ha più
importanza,
Danica Patrick o
Susie Wolff?
La 31 enne
arizoniana
(nella foto
sotto) è una donna che gira sugli ovali micidiali, e prima o poi la
spunterà, dicono. Intanto, giunta al 2012, la Danica ha ricevuto una “puntura ”
dalla “magica Fata” che, come si prevedeva, ha avuto il sopravvento sulla
fantasia degli spettatori i quali, più che all’ovale, prestano attenzione a “Madamoiselle”,
ma non troppo. La driver ha accattivato gli interessi dello sponsor Go Daddy,
della massa pagante il biglietto d’ingresso e dei padroni del circuito, i
quali, sia detto per inciso, considerata la situazione attuale, sudano nel fare
i conti che non tornano più come una volta.
Gli
impazienti sportivi si chiedono: ma chi è mai la rivale inglese dell’americana
Danica?
E’ doveroso
tracciare una pindarica carrellata onde conoscere meglio la briosa trentenne
anglo-scozzese Susie Wolff
che cominciò a guidare con il Kart fino alla Formula Tre e quindi la DTM, per
non dimenticare la Mercedes Classe C coupé per la “Persson Motorspeed e quindi
nel 2007 al Mugello dove
si piazzò decima. Nel 2012 la fortuna bussava alla porta di Susie per offrirgli
un ingaggio da dedicare allo sviluppo della Williams F.1, nella quale il marito
Toto possiede una bella
fetta di azioni finanziarie.
A questo
unite la perseveranza inglese ed il volere del Grande Capo della Formula
iridata, Bernie Ecclestone,
ed avrete spiegata la formula sui generis.
Per
conoscere qualche particolare interessante, ovviamente, abbiamo fatto capolino
sul “Planet F.1”, l’Internet del quotato giornale
London
Times, il quale da buon inlgese,
chiede 4 sterline alla settimana per poter apprendere che il prossimo ottobre la
Susie entrerà a far parte della Williams F.1, per assecondare la determinante
richiesta di Bernie il quale è più che mai deciso a portare “a casa” una donna
da accoppiare con il resto degli iridati. Pertanto l’inglesina si prepara a
sostenere un paio di test, come detto, in ottobre, al fine di ottenere la
superlicenza che la porterebbe alla Formula Uno.
Va senza
preamboli che la driver della NASCAR, Danica Patrick, a Daytona ha raggiunto un
achievement di vasta portata, dimostrando che una donna può far sudare gli
“uomini” anche in questo settore.
“Mister
Ecclestone - ha dichiarato la Wolff - è decisamente favorevole all’introduzione
di una donna nelle file della serie iridata” per ridimensionare i tentativi di
altre donne inglesi, come la Pippa Manny
e la Katherine Legge,
quest’ultima 31enne, e poi la Simona De Silvestro da vari anni nella serie Irl
monoposto Usa. Comunque, a voler dar retta alla Legge, la F.1 è tabù per il
gentil sesso e qualsiasi manovra viene “contrastata, distrutta dall’ambiente
anti F.1”.
Non si
nasconde che tutto “l’apparato sportivo galleggia sulla “gelosia”, ma il perno
negativo poggia sul fatto che, purtroppo, non esistono donne da spingere verso
la “grande Formula”.
La
possibilità che Danica Patrick passi alla Formula uno non esiste affatto, a meno
che, s’intende, un forte gruppo di sponsor e le spinte di Bernie Ecclestone
compiano il miracolo. Tenendo presente altresì che la serie Nascar stock non è
paragonabile alla Formula Uno a prescindere dai motivi tecnici e, di riflesso,
le parti interessate alle donne in simili condizioni non osano tentare la sorte.
Qualcuno
oserà accennare alla possibilità di attracco da parte della Indy Car League (Irl),
ma è una vana chimera che non offre alcun confronto.
La lega
della famiglia Hulman
non naviga
in acque calme. Da più parti giungono offerte per l’acquisto della lega, ma
stando ai giudizi degli esperti in materia, potrebbe esistere soltanto un
“giusto” acquirente. Dal Texas giunge la voce secondo la quale il magnate
Bruton Smith, patron del
noto superspeedway, sarebbe disposto a prendere le redini della lega per il
prezzo -si dice- di 200 milioni di dollari.
Da Casa
Hulman, che ha rieletto l’ex deus ex machina
Brian Barnard in mancanza di
altro, giungono flebili sospiri. ”Se è vero, ben venga l’acquirente”.
Per ora la
F.1 ed Ecclestone sono in cerca dell’anti Danica per la F.1. Buona fortuna.