FORT WORTH (Texas), 7.3.2013
- La drammatica conclusione dell’annuale 500
miglia di Daytona offre tutt’ora ombre fatte di
feriti, legali e tribunali che dovranno chiarire
il processo finanziario. Il calendario prospetta
un’altra 500 miglia, questa volta a Forth Worth
in Texas, speedway noto per il suo “splendore
artistico” di un ovale più piccolo e meno veloce
di Daytona, data la conformazione dei rettilinei
più brevi e i banchi meno arcuati che “frenano”
in un certo senso il settore velocità.
Non per
questo, però, il pericolo esistente di incidenti luttuosi, che la signora dal
manto nero ama distribuire a volontà, si accosta all’ovale “regina della
Florida” dove, appunto, si è registrato un “colpaccio” per cause non ancora
chiarite.
Forth Worth
offre una immensa “optical illusion” con le sue moderne, dense costruzioni che
circondano il “regno” di mister Bruton Smith, padrone dell’impianto costruito circa 12
anni fa per 200 milioni di dollari. Amico delle vetture stock della Nascar,
nemico delle monoposto della Irl, la quale offre una via crucis di incidenti,
alcuni orripilanti, come quello capitato al giovane svedese
Kenny Brack, sfuggito alla morte
per un soffio
(foto qui
sotto).
Correva il
12 ottobre 2003 e la Indicar league, guidata
da
Tony George si presentava alla grande disfida.
Mancavano 13
giri alla fine della corsa, quando, vuoi la velocità vuoi la troppa vicinanza
delle macchine, le due ruote dell’australiano
Tom Scheckter e quelle di Brack
si toccarono, mentre il cronometro segnava 200 miglia di media. Un “urlo
meccanico”, seguito dallo scoppio di pneumatici e la macchina di Brack, attratta
da 214 “Forza g”, s’impenna, quindi s’invola sfrangiando la rete di protezione,
ritorna in pista e compie cinque vorticose piroette per infrangersi contro la
protezione. Il più tragico incidente automobilistico della storia! Gli
inservienti estraggono lo svedese privo di sensi, con la spina dorsale e
vertebre fratturate, insieme alle due caviglie che un anno fa aveva riparato in
seguito ad un altro incidente. Soltanto la Provvidenza lo fece tornare a casa
con la rigorosa prognosi: ”mai più corse d’automobili”.
Da segnalare
che proprio quel giorno il pilota scriveva nel suo palmares il record sul giro
in 23.136 secondi. Tra le sue vittorie merita menzione la 500 miglia di
Indianapolis del 1999. Kenny era un caro amico, coraggioso e rispettoso.
Quelli di
Forth Worth sono diversi incidenti, uno più o meno elettrizzante dell’altro, più
o meno pauroso causa una dinamica tecnica che riduce la velocità, (inferiore
alla pericolosa sorella Daytona), quindi meno veloce per mancanza di “downforce”
o deportanza.
Uno
specifico caso capitato ai piloti della serie Irl il 29 aprile 2001 allorchè,
giunti a Forh Worth per una elettrizzante gara, durante le due giornate di prov
,della vigilia, riportarono vertigini e disorientamento. Da indicare che la
media delle più leggere macchine da corsa sfioravano le 203 miglia, colpa
appunto della G force.
Inutile dire
che la corsa fu annullata dopo lunghi dibattiti ed accuse verso la pista.
Questa volta
le più pesanti, nuove macchine Nascar, stando al parere di tecnici e piloti,
dovrebbero farsi onore, non fosse altro per la presenza, in veste di sponsor,
della National Rifle Association (NRA),
che sta lottando “col sangue agli occhi“ per le iniziative degli americani,che
sembrano invasati dalla vista e facile acquisto di armi. Di tutti i tipi.
Scusi anche
lei possiede armi?, abbiamo chiesto ad alcuni fan.
«Certo
che ci siamo armati. Io posseggo anche due mitragliatori come quelli che usano
in Afganistan», è stata la risposta.
La suddetta
NRA conta su un seguito di oltre 3 milioni di accoliti e, infiltrandosi nella
“selva” umana corsaiola, ha tutto da guadagnare e poco da perdere. Mania?
Autosuggestione? Ipocondria? Basta ascoltare la voce di
Eddie Gossage, Presidente
dell’ovale texano, il quale ammette candidamente: «Io la domenica vado in
Chiesa dopo di che mi reco a sparare nel campo di allenamento con pistole e
mitraglie, per difendere la nostra “sicurezza”(??)»
Povero
sport!
Comunque
anche un’organizzazione “paramilitare”, con tanto di fucili e pistole,
sponsorizzerà la NRA 500 miglia stock di Forth Worth, sperando che il dannato
folletto non faccia brutti scherzi, temuti sopratutto dalla diva-driver
Danica Patrick. La quale ha cambiato ambiente (la Irl)
abbracciando una serie più seguita, si, ma navigante in acque finanziarie
alquanto torbide che, sicuramente guasteranno “la vacanza eterna” a
Bill France, fondatore della
Nascar, non più eclatante come quando iI bravo Bill si destreggiava con la
nascente serie.
Questo la
Patrick non lo ammette di sicuro, ma chissà se dentro di sè rimpiange la sua
permanenza nella Lega che l’ha creata e soffrirà. Come quando alla corsa Nascar
- quella di Phoenix di domenica scorsa- si qualificava 43ma per terminare 42ma
su 44 concorrenti, dopo aver saggiato il duro dei muretti e mettendo K.O. anche
un innocuo avversario.
Forse nulla
di tutto questo. L’arizoniana è innamorata, e quando una donna giostra in quelle
condizioni, c’e’ poco da sperare.