ENGLISHTOWN (New
York), 10.5.2014 -
Il campionato
della National Hot Road Association ha riaperto
il portone attraverso il quale passeranno
complessivamente oltre 3 milioni di spettatori
per assistere alle più vorticose gare
motoristiche al mondo.
Tentiamo di
spiegare, in maniera succinta, le
caratteristiche, le diversità delle
Dragster dalle
altre categorie sportive.
“To Drag”,
ovvero tirare forte. Questa la quintessenza dei
tulipani di fuoco i cui motori sono capaci di
scaricare 2000Cv per circa 6 secondi e che hanno
bisogno di paracadute issati in coda, insieme
agli enormi alettoni, i quali, aprendosi,
offrono l’idea dei tulipani e frenano il bolide.
Sono, in una parola, le poderose macchine
“monster” che sulla fettuccia d’asfalto di 400
metri raggiungono velocità medie intorno alle
290 miglia (467 km in fase d’accelerazione).
Il Dragster
costituisce, per la serietà, una categoria a
se’, il cui rumore assordante del tono fa
concorrenza ad un denso ed acre fumo di
nitrometano che sollecita le lacrime.
«E’ un
cocktail incendiario - ci spiega un
meccanico - una miscela di ossigeno e
nitrometano tremendamente volubile che fu
sviluppato dai tedeschi allorchè tentarono di
lanciare i loro V2»
Queste strane
macchine presentano le loro enormi gomme
posteriori di mescola tenerissima, che al via
aumentano di pressione per lasciar loro il
massimo di aderenza nel momento delle folgoranti
accelerazioni, e con ruote anteriori più piccole
Nessun cambio,
naturalmente, soltanto un innesto a funzione
particolarmente rinforzato. Col piede destro il
pilota comanda l’acceleratore e col sinistro la
frizione. Al momento della partenza, il pilota
tiene il motore ad alto e costante regime. Al
via, se il pilota scatta prima della luce verde,
l’Albero di Natale
accende la
luce rossa ed il concorrente viene squalificato.
La maggior
parte dei motori sono V8 fatti in America. La
NRA ottiene il diapason degli show, con i big
mostri, nel cui ventre un motore jet scavezza
sullo strip, migliaia di cavalli, offrendo
spettacoli degni dell’apocalisse.
Sono i
jetdragster che gareggiano di sera, per offrire
agli spettatori uno show fatto di fiamme e
fragore inusitati.
MEMBRI
E RECORD
Le
associazioni di Hot Road, ricche di 90 mila
membri iscritti, organizzano parecchie migliaia
di corse l’anno tanto da comporre, ad esempio
nella sola NHRA. un consumo di oltre un milione
di pneumatici per un importo superiore ai 90
milioni di dollari.
Il nome
italiano, come al solito accade, emerge con
Frank Mauro,
vincitore di 11 campionati nella classe Alcool
Funny car, e Frank Manzo
del New Jersey, primatista dal 2000 al 2011. Ma
non va dimenticato l’oriundo italiano Joe
Amato, nato in
Pensilvania e residente in California, che ha
strappato quattro ambiti titoli nazionali
rintuzzando gli attacchi coraggiosi dei rivali e
sfondando la barriera delle 300 miglia.
Stiamo
parlando di velocità d’uscita e per avere
un’idea della folgorante accelerazione basta
pensare che una Stock car impiega 15” per
correre lo strip. Una monoposto Indycar richiede
20”.5 (sfrecciando a 190 miglia all’ora (uscendo
a quasi 260 all’ora) contro i 4”6 del dragster
che raggiunge la orripilante media di 317 miglia
e passa. Tutto, come detto, su una fettuccia di
400 metri.
LA
SACERDOTESSA DELLE DRAGSTER
E non si dica
che questa categoria è riservata soltanto agli
uomini forti. La lista dei concorrenti vede
sempre più nomi femminili con in testa
Shirley Ann Roque Muldowney.
Questa fumatrice radicata, sorniona e persuasiva
dalla voce rauca ed ansiosa, si cinge la fronte
con tre allori della categoria Top Fuel.
Shirley è nata
a Schenectady, nello stato di New York, detiene
4 record ottenuti sullo strip di 400 metri alla
media di 515-520 km in 4”7 in fase d’uscita. Le
dragster sono la quintessenza della velocità,
una esperienza inenarrabile, qualcosa come un
orgasmo, uno spruzzo di pazzia che si dilegua in
pochi secondi mentre il corpo continua a tremare
per un bel po’. Anche Hollywood ha girato un
film di successo dal titolo ”Cuore come una
ruota” che non l’ha scossa più di tanto.
Quando abbiamo
chiesto: Shirley è timida o scorbutica?
abbiamo avuto una risposta...fiume che
sintetizziamo: «Sono maledettamente
timida»,
rivela la Sacerdotessa delle Top Fuel, aspirando
l’ultima boccata di fumo, mentre indossa il
casco e uno dei meccanici l’attende laggiù, al
termine della drammatica corsa, con un’altra
sigaretta accesa.
Come mai le
hanno dato il soprannome di “Cha Cha Cha”?
«Perchè da giovane andavo pazza per le danze
sudamericane, ma ora è soltanto un ricordo».
Fra la
donna e l’uomo deve esserci solo parità o anche
eguaglianza?
«Seguo
l’ascesa di alcune giovani come Angelle
Seeling, 29
anni sposata ad un marines. E’ un fenomeno
“overnight” del mondo delle moto dragster dove
corrono centauri che a furia di stracciare
record hanno fatto delle corse la loro esistenza
in un mondo in continuo progresso. La donna più
veloce del mondo su due ruote - conclude la
newyorkese-
è nata nella terra dei blues, con la sua moto,
il cui motore, portato a 1500 cc, sviluppa 270
cv e recentemente ha stabilito il nuovo record
in 7”439».
Mistero della
tecnologia e del coraggio umano, non c’è che
dire! |