Teramo,
2.2.2016
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L’obiettivo di
“educare e rieducare attraverso lo sport” è
alla base del protocollo d’intesa siglato tra il
CSI e l’Istituto Penitenziario di Teramo.
L’accordo tra le parti, finalizzato
all’attivazione di esperienze e percorsi
sportivi e formativi, è stato formalizzato nella
mattinata di martedì 2 febbraio al termine di
una conferenza stampa, indetta a tal proposito,
presso la Casa Circondariale di Teramo.
Coordinato da Elisabetta
Santolamazza,
responsabile Area di Trattamento, l’incontro
pubblico è stato aperto da Stefano
Liberatore,
Direttore della Casa Circondariale che ha
rimarcato l’importanza della pratica sportiva
positiva all’interno delle strutture
carcerarie: "Il
sistema penitenziario non deve essere concepito
solo ed esclusivamente sotto l’aspetto della
sicurezza, oggi il carcere va verso un’altra
tendenza che è quella della risocializzazione e
rieducazione. Il carcere –
ha rimarcato Liberatore – è
un luogo di formazione sociale quindi sono ben
accette queste attività sportive concepite come
strumento di aggregazione e socializzazione”.
"Questo progetto prende il via nell’Anno
Straordinario della Misericordia indetto da Papa
Francesco -
sottolinea il Presidente provinciale CSI,Angelo
De Marcellis – il
quale ci invita ad essere attenti alle
problematiche degli ultimi e noi come Centro
Sportivo Italiano siamo contenti di rivolgere
una particolare attenzione verso chi, spesso,
non è al centro dei pensieri della collettività".
Il
CSI, infatti, con le sue radici ben insediate
nel territorio, cerca sempre di coinvolgere,
supportare e coordinare le società sportive
verso attività di utilità sociale: è il caso del
Colleatterrato Calcio che ogni anno organizza
una partita amichevole con la rappresentativa
del carcere. Nell’ambito del protocollo CSI-Casa
Circondariale saranno promossi nel corso dei
prossimi mesi Corsi di formazione per arbitri,
allenatori e dirigenti, incontri con testimonial
sportivi sul rispetto delle regole.
Vincenzo Misuraca,
presidente onorario del Teramo Rugby e
l'allenatrice Ilene
Vetrini hanno
spiegato i particolari del progetto che ha
portato alla creazione della squadra Papillon costituita
da detenuti reclusi a Castrogno alla quale
Decatlhon L'Aquila, attraverso il suo direttore Alfonso
Collalto,
ha inteso donare abbigliamento sportivo.
Ufficio Stampa
CSI Teramo |