GIULIANOVA
(Te), 22.3.2013
- Luigi Chiodi, fondatore e direttore sportivo
dell'Associazione Sportiva "Ecologica G" di
Giulianova, nonchè vice Presidente Vicario della
Fidal Abruzzo, ricorda il rapporto avuto con Pietro
Mennea, il campione di atletica morto a Roma per
un male incurabile:
«Con una velocità quasi pari a quella delle sue
imprese sportive un male incurabile ci ha
portato via quello che ha rappresentato per i
giovani italiani degli anni 70/80 il mito dello
sport.
Pietro Mennea, nato a Barletta il 28 Giugno 1952,
sali alla ribalta mondiale conquistando il
Bronzo alle
Olimpiadi di Monaco nel 1972. Nel 1979 ottenne
il record del mondo sui mt. 200 con il famoso
19”72 che ha resistito per ben 17 anni. La sua
attività sportiva culminò con la medaglia d’oro
olimpica conquistata a Mosca dopo un duello
all’ultimo centimetro con l’inglese Welch.
Io ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne la
sincerità e la disponibilità in occasione
dell’inaugurazione del campo di atletica G.
Massi di Giulianova. Era il 26 ottobre b1991 e lui non
gareggiava più ma suscitava sempre grosso
interesse e curiosità. Ricordo la
disponibilità dimostrata verso i ragazzi delle
scuole presenti all’evento.
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E come poter poi
dimenticare l’incontro con Pietro in occasione
della presentazione della maratona
dell’Adriatico?
(nella foto Mennea tra Luigi e Anna Chiodi in
quella serata).
Lui era candidato
alle elezioni europee ma in quella circostanza
di tutto si è parlato tranne che della sua
candidatura. A livello politico ho avuto modo di
incontrarlo ancora due o tre volte.
Con la prematura scomparsa di Pietro Mennea
viene a mancare un punto di riferimento per
molti ragazzi che si cimentano nell’atletica
leggera ai quali noi, per cercare di motivarli,
raccontiamo le gesta ed i sacrifici di questo
UOMO INDIMENTICABILE». |