Giulianova, Domenica 20 Marzo 2011 - Da
Giuseppe Marchionni riceviamo e pubblichiamo:
Il passaggio del turno in
Eurozone, soprattutto nelle due gare contro gli
Inglesi ed i Francesi, e l’ottimo momento di
grazia ci avevano fatto sperare in un esito
diverso in Coppa Italia.
La Società aveva riposto più di
una speranza e proprio per una maggiore
tranquillità si era deciso di partire con largo
anticipo, nonostante una certa debolezza
finanziaria. La gara con il Santa Lucia,
prima partita in programma, era stata preparata
bene e l’ambiente era carico al punto giusto. Ne
è venuta fuori una gara fotocopia della
precedente: belli e spumeggianti nella prima
parte, dove siamo riusciti ad imbrigliarli e a
finire il secondo quarto con un perentorio +9,
dannati e confusionari nella seconda, dove,
complice uno sbandamento alieno nel terzo
quarto, i Romani sono ritornati in partita e
alla fine, ringalluzziti, si sono presi l’intera
posta in palio:51-47. Un bellissimo regalo
confezionato e servito su un piatto d’argento
dalla premiata.
Ritorniamo in campo,
questa volta, contro l’Elecom Lottomatica Roma,
la squadra più forte del Campionato (è il mio
parere) e qui proviamo a giocare come sappiamo.
La squadra si ricompatta e tutti insieme si
cerca di salvare la faccia ed anche
la Coppa. Ne viene fuori una
prestazione superlativa, da applausi, ed il
Giulianova torna a sognare un posto al sole:
92-85 dopo due tempi supplementari ma nel
complesso una straordinaria gara di forte
intensità. Meritava il biglietto d’ingresso. Se
si batte il Cagliari e l’Elecom batte il S.Lucia
con un margine fino a 7 punti di scarto, il
Giulianova, in virtù di una classifica avulsa,
finisce al primo posto e la tanto desiderata
Coppa è nostra. Sognamo, a questo punto. C’è
soltanto l’ultimo ostacolo: Cagliari.
Due immagini
caratterizzano la squadra sarda in maniera
inequivocabile, in questa Coppa Italia: la prima
si riferisce alle due precedenti gare contro
Santa Lucia ed Elecom ed è emblematico. S vede
l’allenatrice, Donna Comella, stravaccata su una
carrozzina, a godersi l’indegno spettacolo (si
sono arresi ancor prima di cominciare le gare
-25 contro Elecom e addirittura -36 contro
S.Lucia). Nell’ultima gara, cambio di
programma,Donna Comella ritorna a ricoprire il
ruolo di allenatrice pimpante, severa e
piuttosto belligerante contro il Giulianova,
quasi fosse la partita della vita e non
l’ultima appendice, ininfluente gara ,della
Coppa. C’è qualcosa che non torna: Dov’era prima
la bellissima squadra Sarda, ammirata e temuta
in campionato ed in Coppa Europa?
Inizia la gara e ci si
accorge del cambio di rotta: la squadra Sarda
comanda l’incontro e detta i tempi, forse
avremmo dovuto sospettarlo visto la poca
simpatia che intercorre. La gara mette in mostra
anche un nervosismo latente ed eccessivo:
Marchionni, Konatè e Rouillard perdono la
tranquillità e rimbalzano accuse di scarsa
professionalità o colpevolezze sull’andamento.
Finisce con il Cagliari che chiude la gara con
un perentorio 74-66 e con il Giulianova diviso
in lotte intestine che vanno ad aggravare una
situazione preoccupante finanziaria che di tutto
aveva bisogno ma non di uno spettacolino poco
edificante.
Adesso bisognerà riportare
la calma e finire la stagione da protagonisti,
c’è ancora il tricolore da assegnare e le finali
in Spagna. E poi, vorrei finire con un ultimo
inciso: non siamo ancora morti e già ci sono
pronti i becchini a pasteggiare per spartirsi le
ultime spoglie. Nel senso che c’è ancora da
finire un campionato e già c’è il basket
mercato. Siparietti a destra e a manca di una
situazione poco edificante, bisognerebbe
regolamentare questo aspetto, caro Presidente
Zappile". |