Amicacci, il primo
successo nella terra della tragedia
SASSARI,
23.11.2013 - La trasferta in terra Sarda era
già stata pianificata da tempo: viaggio in
pullman ARPA verso Civitavecchia per poi, via
mare, sbarcare ad Olbia e arrivare a Sassari. Ma
alla luce di quanto successo il viaggio ha
creato apprensione, quasi un incubo, perché i
continui avvisi da bollino rosso ingeneravano
una grande preoccupazione. Gli accadimenti
drammatici che hanno sconvolto l’isola e le
immagini relative hanno fatto passare tutto in
second’ordine ed hanno aumentato il pathos verso
la destinazione. Fortunatamente il bollino rosso
è diventato arancione e la traversata è stata
tranquilla. Allo sbarco ci si è resi conto della
grande ferita nella nostra bellissima isola.
Insieme a noi sono scesi tanti volontari e tutto
ciò che serviva ad aiutare chi si è
improvvisamente trovato senza più nulla. Per
strada c’erano automezzi che facevano la spola
tra le aree disastrate. Il nostro pullman
sportivo strideva con la desolazione intorno,
quasi come un senso di vergogna: andare a
giocare e non ad aiutare. Ma questa è la vita e
bisogna andare avanti anche se, e bisogna
sottolinearlo ancora una volta, si tratta di una
tragedia amplificata dall’ottusità di chi ha
dato permessi per costruzioni direttamente su
canali o ai margini di essi. Il colpevole è
sempre l’uomo e non la natura. Con il dovuto
rispetto veniamo alla gara che finalmente ha
portato il sorriso alla Tercas Amicacci da
troppo tempo priva. Prima della gara, un minuto
di silenzio e pronti via! Le squadre si studiano
per trovare il giusto piglio iniziale (la Tercas
inizia con capitan Marchionni, Macek, Turlo,
Belaid e Hargrow). Avvio scoppiettante ma
confusionario con errori da ambo le parti. Le
squadre sono molto contratte e nervose. E’ una
gara importante per entrambe, l’obiettivo è
lasciare lo zero in classifica. Gli errori sono
una costante, lo saranno per l’intero arco della
gara, ed il punteggio riflette l’andamento
iniziale. Ma a 3’ dal termine del 1° tempo il
Giulianova si scrolla di dosso il canovaccio di
vittima predestinata e comincia un altro
copione, trova il guizzo vincente ed inizia a
dettar legge, si porta sul + 5 (6 a 11). Ancora
Belaid arrotonda e si va sul + 7. Ma è ancora
Capitan Marchionni che spinge sull’acceleratore
ben coadiuvato da Macek, Belaid e Turlo: + 10.
Ed ancora l’Abruzzese-Polacco Macek che a 5
secondi dalla fine del 1° tempo suggella con un
bel tiro esterno il +12 ( Anmic Sassari
6-Tercas Amicacci 18). Ma non c’è il tempo di
gioire che l’arbitro fischia l’inizio del
secondo tempo. Sassari parte subito forte con un
doppio Spanu e riporta i sardi sul meno 8. E’
una bella gara, veloce e divertente ma anche
troppo confusionaria colpa di grande tensione.
Il Giulianova spinge sull’acceleratore e grazie
ad una buona difesa rimpingua il proprio bottino
+17(Sassari 12-Tercas Amicacci 29), è la svolta
della gara. Si va al riposo lungo soddisfatti
del vantaggio ma anche consapevoli a non
abbassare la guardia. Da entrambe le parti ci
sono state troppe occasioni sbagliate sia per un
eccessivo nervosismo ma anche per la rapidità
delle azioni. C’è bisogno di essere più freddi e
cinici ma senza abbassare l’intensità e sarà
proprio questo l’argomento del Coach negli
spogliatoi. Si torna in campo e Coach De Luca
mischia le carte per ruotare e far riposare,
entrano Miceli e De Maggi. Il Sassari spinge e
grazie ad una migliore impostazione riesce a
riavvicinarsi alla Tercas +6. Time out di coach
De Luca e rientra Marchionni mentre Megrini
porta a + 8 la rimonta Sarda. La sirena di
chiusura del terzo tempo vede il Sassari
assicurarsi un +7 (Sassari 12 contro i 5 della
Tercas). Terzo tempo inguardabile anche grazie
ad un Sassari più combattivo e volitivo. Non c’è
tempo di recriminare che inizia subito il quarto
ed ultimo tempo. Ed è Macek a suonare la
carica e portare i primi 2 punti, Turlo, non è
da meno e sul +4 torniamo a distanziare gli
Isolani. Il finale di tempo non da respiro ed è
un continuo capovolgimento di fronte con Ruggeri
e Megrinì che riaccendono le residue speranze ma
Capitan Marchionni (17 punti), grazie ad un
collettivo che comincia a crescere, spegne tutte
le velleità sarde e con i punti di Macek (14),
Turlo(9), De Maggi(4) e Belaid(10) porta a casa
una bella e preziosa vittoria. Una vittoria che
vorremo dedicare, per quello che vale, a tutti i
volontari che abbiamo incontrato in nave.