TERAMO,
5.1.2018 -
Manca poco
all’inizio del girone di ritorno e il Teramo
Basket 1960 è pronto per cominciare il giro di
boa.
La prima
sfida che si presenta è il derby di domenica 7
gennaio (con palla a due alle ore 18) contro i
cugini del Giulianova, reduci dalla vittoria
esterna sul campo di Val Di Ceppo.
Alla vigilia
del derby abbiamo intervistato il coach del
Teramo Basket 1960, Piero Bianchi.
Coach,
cominciamo con un tuo giudizio sul Girone C in
generale. Quali sono le sorprese e le delusioni
fin qui?
«All’inizio
un paio di squadre favorite hanno avuto partenze
non positive, Bisceglie e Matera. La classifica
inizialmente non rispettava pienamente i valori
ma d’altra parte è una classifica molto corta e
particolare.
Adesso Bisceglie ha recuperato gli infortunati,
operando un inserimento nel roster (il playmaker
Bonfiglio), e anche Matera si è rimessa in
carreggiata.
San Severo è una lepre ormai quasi
irraggiungibile però è chiaro che può succedere
ancora di tutto considerando che in coda molte
squadre hanno cominciato a fare dei ritocchi, ci
sono infatti movimenti a Nardò, Fabriano, Ortona
e Val Di Ceppo ha cambiato allenatore.
La situazione quindi è molto in divenire, le
uniche certezze sono San Severo come corazzata
imbattibile - e siamo orgogliosi di essere stata
l’unica squadra che li ha messi in seria
difficoltà - e Pescara meritatamente al secondo
posto e alle Final Eight di Coppa Italia».
Qual è invece
il tuo giudizio sul campionato del Teramo?
«Il
mio giudizio è ampiamente positivo. Abbiamo
chiuso a 16 punti (8 vinte e 7 perse) ma +1 in
media perché abbiamo giocato sette partite in
casa ed otto fuori.
In casa abbiamo perso, guarda caso, con la prima
e la seconda in classifica, abbiamo vinto
partite che ci vedevano nettamente sfavoriti nel
pronostico (Recanati, Bisceglie senza Cicognani
e la trasferta di Matera), abbiamo ampiamente
controbilanciato le sconfitte in casa con tre
vittorie esterne (Cerignola, Nardò e Matera).
Poi, come spesso succede, quando una squadra
ottiene risultati in linea con le aspettative
anziché creare entusiasmo crea ulteriore
aspettative.
In realtà siamo pienamente in linea con i nostri
obiettivi, è chiaro che vogliamo fare sempre
meglio però al di là di due sconfitte brutte
(Perugia e Civitanova), le uniche partite dove
abbiamo sbagliato completamente l’approccio, se
consideriamo le tantissime cose positive il mio
bilancio personale è ampiamente in attivo».
Dopo la pausa
natalizia come sta la squadra?
«La
squadra ha lavorato molto intensamente nella
settimana tra natale e capodanno, dopo la pausa
abbiamo ripreso a pieno ritmo il 2 gennaio con
allenamenti intensi ed entrando nel vivo della
preparazione.
Il nostro problema principale è il recupero di
Milojevic, siamo in attesa dell’ok definitivo,
ha lavorato in maniera differenziata però
contiamo di riaverlo contro Giulianova anche se
ovviamente sarà in una condizione lontana
dall’ottimale ma già averlo è sicuramente
positivo.
Per il resto la squadra sta bene dal punto di
vista fisico e ancora meglio dal punto di vista
mentale perché è pronta e carica a ricominciare
il girone di ritorno».
Terzo derby
consecutivo, questa volta affronterete il
Giulianova.
«Giulianova
all’inizio del campionato è stata la squadra
rivelazione, inserendosi ai vertici della
classifica, poi ha avuto una fisiologica
flessione.
Se guardiamo i risultati è una squadra
dall’andamento singolare perché ha perso cinque
partite in casa ma ha vinto cinque volte fuori.
Vincere cinque partite fuori casa è una cosa
eccezionale e questo dà l’idea di quanto siano
pericolosi in trasferta.
È una squadra che fa dell’agonismo esasperato e
della pressione a tutto campo le sue armi
principali.
Nelle ultime partite però hanno sfoderato anche
una zona 3-2 molto efficace, è una squadra che
fonda il suo sistema offensivo sui pick n roll
tra banchi e Ricci, è brava a scegliere le
soluzioni più opportune (rollate di Tomasello,
pick n pop di Preti o innescare le sponde come
Bastone e Criconia).
Ha diverse armi nel suo bagaglio ed è
assolutamente molto difficile da affrontare ma
noi siamo pronti e ce la metteremo tutta per
conquistare i due punti». |