TERAMO, 27.4.2018 -
Terminata la stagione, con l'accesso ai playoff
sfuggito proprio all'ultima giornata nel derby
contro Campli, è tempo di bilanci in casa Teramo
Basket 1960. Il secondo campionato consecutivo
in Serie B dei biancorossi è stato uno dei più
difficili, equilibrati ed avvincenti, con tutte
le squadre che fino alla fine si sono giocate i
rispettivi obiettivi.
Dello stesso parere è il presidente del Teramo
Basket 1960, Ermanno Ruscitti, che ha tracciato
un quadro generale a 360 gradi del campionato
appena concluso e del campionato che verrà:
«Al netto della pesante sconfitta nel derby
contro Campli il bilancio non può che essere
positivo. Abbiamo avuto tanti acciacchi e tanti
infortuni che ci hanno inevitabilmente
condizionato, aggiungiamoci anche qualche
piccola tensione nello spogliatoio che di certo
non ha giovato nel rush finale. E' stato un
campionato equilibrato dalla prima all'ultima
giornata, con cinque squadre e giocarsi gli
ultimi tre posti per i playoff. Resta il
rammarico di aver perso tanti derby: due con
Pescara, due con Campli e quello dell'andata con
Giulianova, un rammarico dovuto soprattutto alla
bella risposta del nostro pubblico. Siamo stati
artefici del nostro destino e in alcune
situazioni non abbiamo saputo approfittare di
situazioni favorevoli, resta il fatto che i
playoff li abbiamo persi con la sconfitta
esterna a Fabriano».
Il numero uno biancorosso si è poi soffermato
proprio sul fattore Palaskà: «Nel bilancio
finale non possiamo non sottolineare la crescita
costante del nostro pubblico e dei nostri
tifosi. Quest'anno abbiamo sottoscritto 600
abbonamenti, un numero significativo, abbiamo
avuto spesso in trasferta tifosi al seguito con
una buona presenza nelle partite in casa. E' un
dato che ci fa piacere perchè abbiamo ricreato
interesse in città, lottando alla pari con
squadre che hanno speso molto più di noi per
quanto riguarda il budget. Non dimentichiamoci
dei grandi sacrifici economici fatti quest'anno
vista anche l'assenza di un main sponsor».
Per quanto riguarda il futuro il Presidente ha
le idee molto chiare: «Vogliamo assolutamente
ricominciare con la stessa voglia, la stessa
fantasia e la stessa tenacia che ci
contraddistinguono. Per prima cosa ci prenderemo
un attimo di pausa per ricaricare le batterie,
dopo di che ci sarà un incontro con i coach
Gramenzi e Di Francesco, con loro vedremo se
sarà il caso di continuare con questa doppia
guida tecnica o se prendere altre scelte. Per
quanto riguarda i giocatori, si ripartirà
sicuramente dal capitano Andrea Lagioia che
rimane un punto fermo per l'attaccamento alla
maglia e alla città. Tutti gli altri sono in
discussione e al tempo stesso non lo sono,
valuteremo con i coach quali saranno le
decisioni giuste da prendere».
Oltre alle questione tecnica ci sono anche le
questioni extracestistiche: «Dobbiamo fare
chiarezza su tutti i fronti. Come prima cosa
bisogna trovare un main sponsor e su questo ci
stiamo lavorando, speriamo di avere risposte
positive nelle prossime settimane. Vi è poi la
questione impianti, viviamo in una situazione
strana e con un bando fatto male. Dovremo
valutare il tutto appena ci sarà una nuova
amministrazione comunale perchè non possiamo
sopportare le spese che abbiamo per utilizzare
un impianto fatiscente e non accogliente, un
impianto che non ci rappresenta al meglio come
città e che necessita di una messa a nuovo. Il
Palaskà è un patrimonio di Teramo e dev'essere
trattato come tale. Un altro aspetto sul quale
dovremo ragionare è quello della collaborazione
con le altre società teramane, con le quali
bisognerà instaurare un dialogo sul futuro del
settore giovanile. Dobbiamo unire le forze per
ottimizzare gli sforzi e razionalizzare bene le
spese. Sul fronte economico invece a fine maggio
la società presenterà il Consorzio d'Imprese, ci
siederemo attorno ad un tavolo con i nostri
sponsor per pianificare un modello di business
condiviso che ci accompagni in una crescita
continua e costante sui modelli già adottati da
società come Treviso, Trento e Varese».
Un pensiero il Presidente Ruscitti lo ha
dedicato al coach Piero Bianchi, esonerato a
quattro giornate dalla fine dopo la sconfitta
contro Civitanova: «Ci tengo a ringraziare
Piero Bianchi per il lavoro che ha fatto qui con
noi e gli auguro di cuore ogni fortuna per la
sua carriera. Se la squadra ha vinto partite
importanti lo deve anche alla sua guida tecnica.
Purtroppo nella vita di una società capita che
s'interrompano i rapporti professionali. Quello
che vorrei da un coach, e quello che
probabilmente Bianchi non ci ha dato, è il
coinvolgimento emotivo del nostro progetto. Non
è colpa sua perchè qui si tratta di carattere e
di modi di essere. Nelle scelte future che
faremo il coinvolgimento, non solo professionale
ma anche emotivo del progetto, sarà un aspetto
centrale che prenderemo in considerazione perchè
contribuisce alla vita della nostra società
sportiva. La squadra è un patrimonio della città
e questo dovrà essere trasmesso anche dalla
guida tecnica».
La chiosa finale è dedicata all'assetto
societario: «Non ci sarà un uomo solo al
comando ma, come sempre, più persone che
collaboreranno nei vari settori di competenza.
E' un aspetto che ci caratterizza e che non
cambieremo. Siamo pronti a ripartire con
maggiore entusiasmo, sempre forza Teramo». |