TERAMO,
9.12.2018 -
Partiamo
non dal principio ma dalla fine, con il suono
degli applausi di tutto il Pala Scapriano nei
confronti dei giocatori dell’Adriatica Press
Teramo. I biancorossi infatti sono stati autori
di una prestazione sotto certi aspetti eroica
perché, con le rotazioni ridotte all’osso ed una
normale perdita di lucidità nella gestione di
alcune situazioni dovuta al grande sforzo, hanno
messo in seria difficoltà la corazzata San
Severo. I pugliesi infatti hanno dovuto
letteralmente sudare le celebri sette camicie
per portare a casa i due punti ed inanellare la
decima vittoria consecutiva (unica formazione
tutt’ora imbattuta del Girone C).
Se fossimo
nel pugilato probabilmente il Teramo avrebbe
vinto ai punti o, in un ipotetico concorso,
avrebbe ricevuto il premio della critica ma
nella pallacanestro, si sa, o si vince o si
perde senza mezze misure. Va però dato ampio
merito all’Adriatica Press di aver messo alle
corde una squadra dal potenziale enorme come San
Severo che, per l’appunto, ha dovuto ricorrere a
tutto quel potenziale per poter espugnare il
Palaskà, con coach Salvemini che più di una
volta ha strigliato i suoi, ricorrendo a tutte
le rotazioni e a continui cambi di scelte
tattiche. Gli applausi del pubblico sono la
giusta conseguenza del fatto che i ragazzi di
coach Domizioli hanno dato anima e cuore in
campo, contando anche la pesante assenza del
play titolare Marchetti (fermo ai box per un
risentimento muscolare).
L’approccio
del Teramo è di quelli giusti, pronti via e i
biancorossi si portano sul 12-7 dopo quasi
cinque minuti di gioco. Aromando e Fabi sono
ispirati e coach Salvemini è costretto a
chiamare subito il primo minuto di sospensione.
A questo punto i gialloneri entrano
definitivamente in partita e ci pensa uno
Scarponi “on fire” a realizzare ben quattro
triple nel solo primo quarto e a portare avanti
gli ospiti. Lagioia e compagni però hanno gli
occhi della tigre, rispondono colpo su colpo,
chiudendo il primo parziale sul 24-25.
La partita
è bellissima da vedere, con gli attacchi che
prevalgono su delle difese comunque fisiche ed
arcigne. I pugliesi provano a dare la prima
spallata con Di Donato, l’ex Amatori Pescara
confeziona un parziale di 5-0 che costringe
Domizioli a fermare il gioco (24-30 all’11’). Il
Teramo però reagisce e, nonostante le
percentuali altissime dal campo degli ospiti,
riesce a chiudere a contatto anche la seconda
frazione (50-52) con una grande difesa ed un
gioco offensivo fluido e corale.
Ad inizio
del secondo tempo i biancorossi sono commoventi:
Pavicevic è presente sui due lati del campo,
Lagioia trascina, Fabi e Costa dettano bene i
tempi ed Aromando inventa canestri in attacco.
Il risultato è un break micidiale di 9-0 che
porta l’Adriatica Press sul 59-52 al 23′ e tutto
il Palaskà ad infiammarsi. Salvemini chiama
immediatamente time out, riordina le idee ai
suoi giocatori che prontamente eseguono sul
parquet. Salgono in cattedra Rezzano e Ruggiero,
il Teramo s’imballa un po’ in attacco ed il
contro parziale è cosa fatta (59-61 al 27′).
Sembra un altro colpo da ko ma i biancorossi
reagiscono ancora una volta ed il terzo quarto
si chiude sul 61-64.
Nell’ultima
frazione Lagioia e compagni cominciano un po’ a
pagare la stanchezza ma non mollano di un
millimetro, restando sempre aggrappati alla
partita. San Severo però non a caso è la prima
della classe e proprio in questo momento, da
squadra esperta e cinica, piazza i colpi
decisivi grazie alle triple di Rezzano e
Ruggiero, entrambi Mvp del match con
rispettivamente 21 e 19 punti. E’ proprio
Ruggiero a realizzare i 4 punti decisivi per le
sorti dell’incontro che spengono definitivamente
gli ultimi tentativi di rimonta dei biancorossi.
Adesso ci
sarà la trasferta in terra marchigiana contro il
Civitanova di coach Millina, bisognerà ripartire
da quanto di buono fatto contro San Severo per
provare a vincere la prima partita esterna della
stagione e tornare a muovere la classifica. |